Lettera di Mons. Morosini a Scopelliti. Caridi plaude al dialogo Chiesa-Istituzioni

Reggio Calabria. “La lettera inviata da Monsignor Giuseppe Morosini, vescovo di Locri–Gerace al nuovo presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, impone, soprattutto a noi amministratori, di soffermarci su quanto espresso dall’alto prelato e ci invita a formulare delle analisi riguardanti l’intero territorio che ci accingiamo a governare”. Così Antonio Caridi, neo eletto al Consiglio Regionale nella lista del Pdl, all’indomani della riflessione affidata da Monsignor Morosini, alla stampa calabrese. “Innanzitutto – dichiara Caridi – è più che positivo prendere atto dell’instaurarsi di un dialogo ed un confronto così ben strutturati tra la Chiesa e le Istituzioni, pilastri fondamentali per la crescita e lo sviluppo della società civile. Le esigenze manifestate da sua Eccellenza, che si riferiscono ai problemi inerenti la Locride – prosegue il consigliere regionale – sono accompagnate dalla preoccupazione che l’ultimo appuntamento elettorale non abbia permesso a quest’area di esprimere un proprio rappresentante all’interno della massima assise calabrese. Prendendo, perciò, spunto dalle sentite parole di Morosini, che va ringraziato per l’accorato appello rivolto al Governatore, e sottolineando che, per eterogenee contingenze, non tutte le differenti zone della Regione hanno potuto designare un eletto che faccia da tramite e portavoce tra le loro necessità e l’assemblea regionale, è altresì importante affermare come le medesime considerazioni possano essere attribuite pure all’ambito della Piana. Anche in quest’area, purtroppo, insistono problemi atavici, ai quali è necessario porre rimedio uscendo dalla complessità che la contraddistingue e favorendone uno sviluppo concreto. E’ comunque ferma intenzione del costituendo governo regionale, affrontare le questioni relative a tutti i luoghi della nostra Calabria, abbiano essi o meno una loro espressione territoriale dentro la composizione del Consiglio, ponendosi al servizio dei nostri corregionali ed intendendo la politica come mezzo per perseguire il bene comune. Alla luce di questa convinzione – aggiunge Caridi – ritengo sia doveroso rivolgermi ai cittadini della Jonica e della Piana, forte, inoltre, dei tanti consensi giunti proprio da loro e che hanno contribuito fattivamente alla mia elezione. Pur non appartenendo, sia per nascita che per radici, ad alcun comune ricadente in quest’area, non voglio assolutamente esimermi dalle responsabilità connesse al mio nuovo ruolo istituzionale. Non mancheranno, perciò – conclude Antonio Caridi – le necessarie attenzioni a queste zone alle quali vogliamo riservare progetti in grado di richiamare quelli positivi già riscontrati in riva allo Stretto. Opere che hanno varcato i confini calabresi, sulla scia dell’esperienza amministrativa vissuta a Reggio Calabria, dove le progettualità mirate hanno fatto ottenere risultati importanti in diversi settori, dal sociale al turismo, dalle opere pubbliche alla cultura, sino alle politiche ambientali”.

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