1° maggio. Filcams e Cgil:” Si rispetti la dignità dei lavoratori”

Reggio Calabria. Anche quest’anno si è costretti a fare i conti con decisioni prese unilateralmente dai datori di lavoro interessati solo al profitto e non al rispetto di una festività così ricca di significato per i lavoratori, come quella del Primo Maggio.
Eppure si dovrebbe ancora oggi ricordare lo scopo di questa festività, la finalità che si era intesso raggiungere e le motivazioni che hanno spinto a creare una giornata dedicata al lavoro ed ai lavoratori. La storia del Primo Maggio, il giorno della festa dei lavoratori, è quasi sconosciuta alla maggior parte delle persone. All’origine dei festeggiamenti c’è il grande movimento di lotta che negli anni ‘80 del XIX secolo ha mobilitato milioni di lavoratori in America ed in Europa per la conquista delle otto ore lavorative, e non solo. A partecipare furono soprattutto le organizzazioni dei lavoratori, che si sono battute per le “Otto ore di lavoro, otto di vita, otto per dormire”. E’ questo infatti lo slogan che fu usato nelle manifestazioni di fine ottocento. Si aprì così la strada a rivendicazioni generali ed alla individuazione di un giorno, il Primo Maggio, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per rivendicare la propria dignità e per affermare la propria indipendenza. Ogni anno, in occasione della festività del Primo Maggio, i lavoratori dovrebbero mobilitarsi e impegnarsi al fine di dare il giusto significato a tale giornata, che quindi non è solo di ”festa” , ma anche e soprattutto di azione collettiva e di bilancio delle lotte per maggiori diritti e dignità. Nonostante le difficoltà di comunicazione e di contrattazione, che si registrano tutte le volte che si invitano le aziende a discutere sulle aperture domenicali e festive, la Filcams e la Cgil, impegnate come sempre nel valorizzare la tematica del rispetto della dignità dei lavoratori, soprattutto in occasione della ricorrenza del primo maggio, denuncia la sordità delle aziende che, utilizzando le autorizzazioni di comuni come Reggio Calabria, insensibili alle tematiche del mondo del lavoro, “impongono” ai lavoratori la prestazione lavorativa persino in occasione del Primo Maggio, cosa che quest’anno è ancora più grave in quanto unitariamente le Segreterie Nazionali di Cgil, Cisl, Uil hanno deciso di festeggiare il Primo Maggio 2010 nella Provincia di Reggio Calabria, a Rosarno, dove a gennaio si sono registrati gravissimi episodi che hanno coinvolto, come protagonisti e come vittime, alcune centinaia di lavoratori extracomunitari. L’iniziativa del Primo Maggio 2010 è incentrata, oltre che sui temi del lavoro, della legalità e della solidarietà, anche sulle tematiche dello sviluppo, dell’accoglienza, e dell’integrazione. La Filcams e la Cgil si impegnano sin da ora a richiedere agli organi competenti (Comune,Confcommercio, e aziende) un tavolo di trattativa al fine di discutere le problematiche attinenti al lavoro domenicale e festivo nel rispetto del Ccnl che troppo spesso in questa realtà viene calpestato.

Caridi Samantha
Segretaria FILCAMS Reggio Calabria Locri
Cilio Nazareno
Segretario confederale CGIL Reggio Cal. Locr
i

Exit mobile version