Reggio Calabria. Il 3 maggio del 1982 veniva disintegrato a Reggio Calabria l’ingegnere salernitano Gennaro Musella; il suo corpo veniva dilaniato nell’esplosione della sua autovettura alle ore 8,30 del mattino. A firmare l’omicidio Nitto Santapaola e Paolo Destefano rispettivamente boss di cosa nostra catanese e della ndrangheta di Reggio Calabria. Musella moriva per aver denunciato gli illeciti nell’appalto del costruendo porto di Bagnara Calabra. Solo dopo 26 anni dalla morte,la sua famiglia ha ricevuto i benefici di vittima di mafia. Domani Reggio Calabria lo ricorderà alla presenza del Procuratre nazionale Piero Grasso, con l’apertura della diciottesima edizione della Gerbera Gialla,fiore simbolo dell’antimafia, che nel ricordo di quella morte è stato dedicato alle vittime della criminalità organizzata. Nella via dell’eccidio diventata via G.Musella.saranno apposte due targhe che ne trasmetteranno memoria. Migliaia di gerbere riempiranno la città che sarà invasa da studenti provenienti da tutta la regione. Una nave della marina e motovedette di polizia ,finanza e carabinieri batteranno bandiera della Gerbera, mentre il Procuratore Grasso guiderà il lungo corteo. Sarà il giorno del riscatto, della reazione alla barbarie nella memoria ma anche in una collettiva volontà di rinascita.
Il giorno della Gerbera Gialla
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By gdg
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