Reggio Calabria. Festa per il 158° anniversario della Polizia di Stato, il Questore annuncia che parteciperanno giovani studenti ed extracomunitari. “È un momento che rappresenta un consuntivo, ma offre anche la possibilità di interagire con i cittadini “- così Carmelo Casabona, Questore di Reggio Calabria. La cerimonia si terrà sabato alle 10,30 in piazza Duomo, nel cuore della città per dare la possibilità a tutti di partecipare. ” Mi sono affezionato a questa città – continua il Questore – che ha problematiche uguali a quelle della mia terra natale, la Sicilia”. Sottolinea le sue origini meridionali e l’affetto verso il Sud, Carmelo Casabona, nel corso della conferenza stampa per presentare la festa di sabato 15 maggio, a cui parteciperà una consistente rappresentatività scolastica e anche gli extracomunitari.
A tal proposito ricorda i fatti di Rosarno: “Abbiamo passato uno dei momenti più tragici della storia dopo i moti di Reggio, i fatti di Rosarno hanno avuto eco internazionale e comportato un momento drammatico di ordine pubblico”. Rosarno deve far riflettere tutti, è una questione che non può essere circoscritta a un fatto di convivenza o a una zona. Parla di internazionalizzazione del sistema economico il Questore reggino e sottolinea che la vicenda va affrontata con interventi sociali e a 360°: “Bisogna controllare l’ordine pubblico e ricordare che ci sono dei diritti, ma anche dei doveri”. Orgoglioso di essere a capo della Questura della città, a cui si sente vicino, ama il calore umano e parlare con la gente, motivo per cui è stata scelta piazza Duomo come location per la festa della Polizia, “affinché la cittadinanza – dice – possa interagire con le istituzioni”. Proprio su questo ultimo punto ribadisce che “il Questore non è un burocrate lontano, ma è vicino ai cittadini per dare loro delle risposte”. Per confermare la presenza del governo alla festa della Polizia parteciperà anche sottosegretario Francesco Nitto Palma. A margine della conferenza stampa il Questore manifesta il suo ottimismo, soprattutto nei confronti dei giovani a cui si sente molto vicino e con cui ha instaurato un dialogo visitando spesso le scuole. “La Calabria merita la massima attenzione perché sono convinto che le cose cambieranno, perché devono cambiare”.
Maria Giordano
Photo Asa