Reggio Calabria. Si è svolto nel salone delle conferenze della Camera di Commercio la presentazione del nuovo libro di Giuseppe Roddi dal titolo “La normativa antiriciclaggio”. L’incontro è stato posto al centro di un convegno che la Fenafi (Federazione nazionale delle società finanziarie) presieduta dall’avv. Santo Alfonso Martorano che ha anche curato la prefazione del volume, ha voluto organizzare in collaborazione con l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Reggio Calabria e la Camera di Commercio reggina, per far luce su un tema di scottante attualità per il sistema economico mondiale. Nel libro infatti, edito da Iriti, sono racchiusi in forma esausitva e schematica, non solo tutti gli ultimi aggiornamenti legislativi in materia ma anche una dettagliata panoramica sull’apparato sanzionatorio attualmente in vigore e sui connessi rischi di inquinamento per l’economia dovuti al riciclaggio di denaro, peraltro in un momento in cui il sistema economico mondiale appare molto vulnerabile.
“I grossi flussi di denaro – ha detto in apertura Lucio Dattola presidente della Camera di Commercio – provenienti dai traffici illeciti non portano alcun beneficio in termini di ricchezza sul territorio. Al contrario questa economia sommersa provoca sottosviluppo, in quanto sono soldi che spesso diventa complicatissimo individuare”. “L’antiriciclaggio – ha poi spiegato l’autore del libro, Giuseppe Roddi – è la reazione di tutto un apparato normativo che incombe sul cittadino e in modo molto forte su imprese, banche, assicurazioni e finanziarie, per contrastare il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite. E dal ’91 al 2006 tutto ciò si è andato progressivamente estendendo. Con le ultime modifiche sono circa cinquanta le categorie coinvolte, fra cui anche i professionisti quali avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro. Quello che è interessante rilevare è che nell’intervallo tra il ’91 e il 2007 c’è stato un’evoluzione della tecnica di riciclaggio a livello mondiale. A questa evoluzione il legislatore europeo ha risposto nel 2007 con la valutazione del cliente che viene schedato in base a un “rating” e acuendo inoltre tutta la materia dei controlli interni”.