La Fondazione Mediterranea racconta la storia del Gonfalone reggino

Reggio Calabria. Domani pomeriggio nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, con inizio alle ore 18.00, la Fondazione Mediterranea ha organizzato un incontro sulla storia del Gonfalone reggino. Introduce e presiede la riunione Giuseppe Raffa, sindaco della Città; coordina Vincenzo Vitale, presidente della Fondazione Mediterranea; relaziona Franco Arillotta, storico reggino. Intervengono: Antonino Monorchio, presidente della Fondazione Editrice Sperimentale Reggina; Arturo Nesci di S. Agata, coordinatore del Comitato Scientifico della Fondazione Mediterranea; Gabriele Quattrone, consulente scientifico della Fondazione. Conclude l’assessore ai Beni Culturali Antonella Freno.
Il 12 dicembre del 1934 viene firmato dal Capo del Governo Benito Mussolini il decreto che riconosce al Comune di Reggio Calabria il diritto a essere iscritto nel Libro Araldico degli Enti Morali e a fare uso del suo stemma e gonfalone, per come descritti e miniati sui relativi fogli annessi. Nel giugno del 1935 dall’editrice “La Sicilia” in Messina viene stampata un’opera di grande formato che, riportando in chiusura il testo integrale del deliberato, ripercorre la storia del rapporto tra Reggio e l’icona di San Giorgio, facendolo risalire al 1086, e quella dello stemma cittadino riproducente il Santo Patrono, la cui prima traccia è riscontrabile in un’attestazione del 12 marzo del 1522 conservata nell’Archivio di Stato di Napoli. Due inserti rimovibili, raffiguranti in quadricromia e su carta patinata lo stemma e il gonfalone della Città così come miniati negli allegati al Decreto, arricchiscono la pubblicazione.
Nel 2006 l’Associazione Mediterranea Rhegion, per ricordare la costituzione della Fondazione Mediterranea – 4 aprile 2006 – ne ha finanziato una in tiratura limitata per i suoi soci.

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