Cosenza. “Il Pdl calabrese raccoglie il grido di dolore dei 75 medici che hanno firmato l’appello per sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato di grave degrado organizzativo e strutturale che pervade l’Ospedale Regionale dell’Annunziata di Cosenza”. Lo afferma in una nota l’ufficio stampa del Pdl Calabria. “Ai medici diciamo, innanzitutto, che l’Ospedale dell’Annunziata è un grande nosocomio- si legge nella nota- al cui interno ancora oggi lavorano professionalità eccellenti, mal organizzate da dispozioni astruse e criptiche e da una scarsa considerazione verso esigenze di modernizzazione e di slancio”. “Nell’ultimo quinquennio -continua la nota del Pdl- grandi professionisti , da
Giovanna Riccipetitoni a Manila Candusso, da Carlo Corchia ad Aldo Scarpelli, da Antonino Buffon a Soluzzo Cavalcanti, solo per fare qualche esempio, sono andati via da Cosenza: si è trattato di una perdita complessiva gravissima, determinata dall’incrostazione di un management che ha denotato insufficienze e mediocrità”. “I progetti previsti nel Psr approvato nel 2004, dal potenziamento di cardiologia interventistica alla convenzione con cardiochirurgia già concordata con il sant’Anna, sono stati stralciati impudicamente -prosegue la nota del Pdl- vanificando l’impegno di chi, come il senatore Gentile, aveva dovuto ingaggiare conflittualità istituzionali non indifferenti per poter pervenire a risultati di qualità”. “Oggi assistiamo a un depauperamento continuo di risorse -continua il Pdl Calabria- ed alla mancanza di una razionalizzazione di reparti che porti alla trasformazione in day hospital di alcuni plessi ed a liberare energie infermieristiche preziose verso compartimenti che evidenziano lacune profonde”. “Il presidente Scopelliti ha ben presente la realtà complessa di Cosenza – continua la nota- e si confronta spesso, sia con il senatore Gentile, vice coordinatore vicario del partito, che con gli onorevoli Mancini, Gentile e Trematerra, assessori regionali cosentini, sulle prospettive di rilancio di un nosocomio che dovrà essere uno dei punti qualificanti della nuova offerta sanitaria”. “Ai medici chiediamo pazienza -conclude la nota- nella consapevolezza che già in pochi mesi si potranno vedere i risultati di un’azione di revamping che dovrà proseguire per tutto il quinquennio”.