Manovra: la Polizia in piazza

Reggio Calabria. Ieri mattina, in tutte le piazze d’Italia, i poliziotti hanno effettuato un volantinaggio con una raccolta di firme di tutti coloro che vogliono fare “scudo sulla sicurezza e sulla legalità”, per tutelare la libertà di ogni cittadino di questo Paese ad avere quella sicurezza reale che il Governo, con i tagli operati con l’ultima manovra economica, mette seriamente a rischio.
A Reggio Calabria, i rappresentanti locali dei sindacati del cartello Nazionale, sottolineano come l’iniziativa sia finalizzata anche ad abbattere gli sprechi, che pure ci sono, anziché tagliare il diritto fondamentale alla sicurezza.
Infatti, confermano i Sindacati, anziché tagliare le auto blu, le spese anomale e non controllate e quanto non porta sicurezza ma spreco, la manovra taglia i fondi per garantire la sicurezza e la legalità… e in periferia? Ancora peggio.
Il capo di Gabinetto della Prefettura di Reggio Calabria, ha ricevuto i Segretari Provinciali del SAP, SIAP, SILP, UGL Polizia, Fed. COISP e SIULP, che hanno anche approfittato per evidenziare le problematiche e gli sprechi locali, tra cui è emerso il “costruendo da 30 anni” Centro Polifunzionale della Polizia di Stato in via Enotria, la grave carenza di personale presso alcuni Commissariati come quello di Villa S. Giovanni che non sempre riesce a garantire la presenza dell’unica “Volante” sul territorio, la carenza degli stessi automezzi “adeguati” per il controllo del territorio (a volte si va in servizio con macchine “d’epoca”). Il dr. Gaglioti ha rassicurato i Segretari provinciali garantendo l’approfondimento di tali problematiche e la comunicazione al Governo centrale di tale situazione. Il Comparto Sicurezza e Difesa contribuisce per un 11% circa dell’intero ammontare della manovra costituendo, di fatto, oltre ad un taglio delle risorse necessarie a pagare il personale che quotidianamente combatte la criminalità e il terrorismo in questo Paese, le condizioni che determineranno la riduzione del numero delle Volanti che controllano il territorio, la chiusura dei Commissariati, l’impossibilità ad espellere gli stranieri clandestini che delinquono e purtroppo tante altre disfunzioni anche a discapito dei cittadini stessi.
Per tutto questo, e per l’assoluto disinteresse del Governo agli innumerevoli appelli lanciati dai professionisti della sicurezza e della difesa, interna ed esterna del Paese, oggi i rappresentanti di tutti questi professionisti scendono in piazza a Roma, con i rappresentanti nazionali, e in tutte le città, compresa Reggio Calabria, per sensibilizzare l’opinione pubblica per il grave rischio che la sua sicurezza sta correndo, e il Parlamento affinché i suoi componenti, quali rappresentanti del popolo italiano, valutino la manovra nell’interesse del Paese abbattendo gli sprechi ma salvaguardando i diritti fondamentali quale quello della sicurezza.

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