La passione per i libri esportata da Reggio a Bologna, intervista con Andrea Falzea

Reggio Calabria. Il binomio Falzea-Libri si radica a Reggio Calabria sin dal 1961. Nell’ultimo ventennio tra le tante attività connesse all’editoria libraria, ha sviluppato una propria linea editoriale: Falzea Editore. Tra le varie collane spiccano quelle di letteratura per l’infanzia che si avvalgono della consulenza di massimi esperti italiani del settore. Di recente ha pubblicato un inedito per ragazzi del grande autore contemporaneo Fulvio Tomizza “La scoperta di Bild” e qualche anno fa fu tra le prime a spiegare al pubblico italiano il fenomeno dei neocons con G.W. Bush e i falchi della democrazia di Alberto Simoni e a far conoscere il famoso autore di racconti italo-argentino Raul Brasca con L’Edonista, dimostrando così di estendere i suoi interessi anche al campo della saggistica e della narrativa. Pur avendo salde radici in Calabria, ha sempre avuto lo sguardo oltre l’orizzonte. Oggi, a conferma di questa sua dimensione, apre una sede a Bologna. Ne parliamo con Andrea Falzea, il quale dopo anni maturati presso uno dei più grossi gruppi editoriali italiani, nell’area marketing e commerciale, è rientrato nell’azienda di famiglia, per guidare la sede di Bologna.
Perché una nuova sede e perché Bologna?
L’apertura rientra nelle strategie di espansione che la casa editrice ha programmato per l’anno in corso. Nello specifico l’ufficio bolognese si occuperà di rappresentare in maniera più incisiva le tante iniziative editoriali: eventi, manifestazioni, presentazioni e reading letterari. Intensificare – consolidandoli – i rapporti con librerie e soprattutto con i lettori. In considerazione dell’interesse che la casa editrice dedica ai libri per bambini e ragazzi non è per nulla casuale la scelta dell’Emilia Romagna, in generale, e di Bologna, nello specifico, che oltre ad aver meritato negli anni la nomea di capitale della letteratura per l’infanzia, ha sempre accolto con intelligente curiosità e costanza le nostre pubblicazioni.
La letteratura per l’infanzia che peso ha nel panorama editoriale italiano?
Sicuramente fortissimo, e sempre in aumento. Cresce la produzione di libri, aumentano gli editori e aumentano i target dei lettori. Tutti i grandi gruppi editoriali hanno un marchio dedicato ai lettori più piccoli, e questo vorrà pur dire qualcosa. Molti, anzi moltissimi, sono gli editori che ormai seguono la tendenza arricchendo i loro cataloghi con libri dedicati all’infanzia ma qualità, illustrazioni e contenuti non sempre sono requisiti prioritari, rendendo, di fatto, il prodotto inadeguato a discapito dell’utente finale: bambini e ragazzi.
Qual è il segreto di una casa editrice come Falzea?
Nessun segreto, nessuna formula magica custodita gelosamente. Di certo, alla base, c’è tanta passione per i libri che, il fondatore dell’azienda, Giuseppe Falzea mio padre, ci ha trasmesso fin da bambini. Ma ci sono anche molti ostacoli da superare con tanta fatica, con minuzioso lavoro, con attenzione alle pubblicazioni e, soprattutto, a tutte le fasi del processo produttivo del libro. Dall’incubatore fino agli scaffali della libreria, accompagniamo i nostri libri senza mai abbandonarli, soprattutto facendoci spazio tra tanti libri e numerosi editori.
Si discute spesso del libro e delle azioni di sostegno. Ma in concreto cosa può aiutare a diffondere la lettura?
La parola giusta è concretezza, appunto. Forse è esattamente quella che manca in Italia. Come casa editrice siamo in completa sintonia con le varie manifestazioni di promozione alla lettura cui aderiamo e partecipiamo. Programmiamo molte iniziative a favore dei lettori (parliamo ai ragazzi di cosa sono i libri) e soprattutto a favore di coloro che sono naturalmente chiamati ad avvicinare i ragazzi ai libri, perché la passione per la lettura si può e si deve coltivare fin da piccoli, senza forzature: è un compito che spetta a genitori, insegnanti, educatori, ma anche e soprattutto ai ragazzi stessi. Tutto ciò che può portare interesse verso “il libro”, fa bene al libro senza scivolare però nella svalutazione e nell’impoverimento di quest’ultimo e soprattutto dei suoi contenuti, cosa che molto spesso accade nel nostro Paese.

Tonino Nocera

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