Gatto: “Valorizzare le circoscrizioni, la politica più vicina ai cittadini”

Reggio Calabria. È giusto ridurre i costi della politica, ma non bisogna farlo uccidendo il suo livello più basso: le circoscrizioni. È giusto, quindi, tagliare le ben più corpose spese presenti a livello romano e regionale, in primis gli stipendi e i benefit degli onorevoli. È sbagliato, invece, colpire le circoscrizioni, livello istituzionale più vicino ai cittadini e palestra di vita politica. Che accadrà dopo l’iniziativa governativa di cancellare le circoscrizioni nelle città con meno di 250mila abitanti? E, soprattutto, che accadrà a Reggio, città popolosa all’interno della quale esistono rioni altamente abitati come Gallico, Pellaro o Gebbione, quartiere, quest’ultimo, da oltre 20mila abitanti e quindi più grande di Palmi, seconda città della provincia? E, inoltre, che accadrà in un nostro territorio comunale dalle ataviche criticità che interessano anche questioni fondamentali come l’acqua potabile e le fogne? E, infine, che accadrà ad una nostra realtà cittadina ampiamente estesa tra gli zero metri sul livello del mare di Catona e Bocale e gli oltre mille di Tre Aie di Gambarie, morfologicamente composita poiché caratterizzata da pochi territori pianeggianti e molte alture attraversate da numerose fiumare? Succederà che i reggini saranno privati di importanti punti di riferimento per i quotidiani problemi che li affliggono, appigli radicati tra la gente e conoscitori del territorio: ancora per alcuni mesi potranno recarsi nelle quindici sedi circoscrizionali per segnalare a presidenti e consiglieri situazioni di disagio e sfogarsi con loro sulle stesse, ma poi dove andranno? L’amministrazione comunale, poi, perderà un notevole strumento di presidio dei territori e di denuncia-proposta, anche se, ahimè, spesso rimasto marginalizzato ed inascoltato. E la politica, infine, dovrà fare a meno di una grande palestra di formazione per nuove classi dirigenti, specialmente per quelle più giovani. Conscio di tutto ciò, davanti a questa buia prospettiva di cancellazione delle circoscrizioni e con la speranza che questa ipotesi venga scongiurata, ho pensato di valorizzare le risorse umane, politiche ed amministrative attraverso la proposizione di una lista a mio sostegno formata esclusivamente da presidenti e consiglieri di circoscrizione: “I love Rc”. A dimostrazione di questa mia alta considerazione nei confronti del ruolo di questi enti territoriali, avanzo una mia idea, che approfondirò e discuterò con presidenti e consiglieri, e che, in caso di mia elezione a sindaco, cercherò di concretizzare: se le circoscrizioni dovessero sopravvivere, le nuove sei, frutto di una riorganizzazione comunale sollecitata precedentemente da Roma, dovranno avere deleghe per essere più incisive ed efficaci; se, invece, dovessero scomparire, per ovviare a questa grave perdita, proporrò, sulla falsa riga della Commissione Pari Opportunità del Comune, l’istituzione di sei “mini consigli” composti da un membro per partito che è rappresentato in Consiglio comunale: ad esempio, ogni gruppo politico a palazzo San Giorgio avrà un suo consigliere alla circoscrizione “Archi-Gallico-Catona”, un altro a quella “Gebbione-Sbarre” e così via. Non ci sarebbe l’elezione diretta dei cittadini, ma almeno lo spirito delle circoscrizioni potrebbe sopravvivere.

Paolo Gatto, Consigliere comunale del Popolo della Libertà e Componente di
Generazione Italia

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