PD. I membri della mozione Franceschini: “Le scadenze elettorali si avvicinano ed il partito è allo sbando”

Reggio Calabria. Si è svolto un incontro tra i componenti del coordinamento che, al congresso del PD del 2009, ha sostenuto la mozione Franceschini al fine di svolgere un esame della situazione politica e del partito a quattro mesi dalle elezioni regionali. Sul piano sociale e politico restano e si aggravano le preoccupazioni sull’attività di governo del centrodestra e sull’inizio dell’attività della Giunta e del Consiglio regionale in relazione ai rischi di una nuova marginalità del Mezzogiorno e della Calabria. Una situazione aggravata da una sempre maggiore e asfissiante presenza dei poteri mafiosi con la loro capacità di penetrazione nel tessuto economico ed in quello politico-amministrativo locale, nonostante gli importanti risultati conseguiti grazie all’azione della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Pesa anche, in particolare in Calabria, l’assenza di un soggetto politico, come il PD, ancora prigioniero di una perdurante frantumazione correntizia e di una incessante quanto nociva lotta intestina. Si confermano tutte le preoccupazioni che sono state espresse dal coordinamento dell’ex mozione Franceschini nel corso dell’ultimo anno: la carenza di obiettivi programmatici o la loro inconcludenza rispetto ai bisogni reali; la lenta ed incerta costruzione di un PD burocratico e permeato dalla riaffermazione di dinamiche correntizie e di poteri individuali; lo svolgimento di un congresso sulla base di ambigue aggregazioni ed, infine, l’assoluta incapacità di indicare una prospettiva futura ai calabresi e di rappresentare l’esigenza di nuovo nelle elezioni regionali. Il commissariamento del partito, inevitabile per lo stato di degrado raggiunto dal PD calabrese e dallo stato confusionale esistente nei suoi gruppi dirigenti, sarà una positiva opportunità se si esprimerà in un progetto di medio periodo con l’obiettivo di affrontare i nodi strutturali, politici ed organizzativi, del PD contribuendo ad una svolta nelle scelte più ampie delle forze del centro sinistra. In tal senso è indispensabile che una risposta venga dalla Calabria: sono i democratici calabresi che devono essere in grado di rielaborare un nuovo pensiero politico, diventare protagonisti di un rinnovamento, anche culturale, del partito, e della costruzione di un soggetto politico aperto all’ingresso di nuove energie in quanto capace di rimettere in moto una nuova speranza. L’aggiornamento programmatico, il rinnovamento organizzativo ed un nuovo modo di fare politica si misurano immediatamente con le scadenze elettorali alla Provincia ed al Comune di Reggio Calabria. Non servono vecchie ipotesi ma la capacità di indicare un orizzonte diverso, presentarsi con volti nuovi e con la costruzione di un nuovo centro sinistra con alleanze più ampie fondate sulla priorità del programma e sulla rigorosa selezione di una nuova classe dirigente. Il tempo trascorre inesorabilmente nell’assenza di un qualsiasi ruolo di direzione politica del PD nel mentre occorrerebbe una sua pronta ed incisiva azione nella società e verso le altre forze politiche. Su questa linea si muoverà il coordinamento reggino degli eletti nell’assemblea nazionale e regionale nelle liste della mozione Franceschini avviando tutte le necessarie iniziative nei diversi territori della provincia.

Carlo Morabito Assemblea Nazionale PD

Girolamo Demaria Direzione Regionale PD

Giulia Naimo Direzione Regionale PD

Giulio Tescione Assemblea Regionale PD

Battista Freno Assemblea Regionale PD

Vincenza Zappone Assemblea Regionale PD

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