Appello alle istituzioni per salvare la cooperativa Rom 1995

Reggio Calabria. L’Azione Cattolica diocesana, la Caritas diocesana, la CVX Comunità di Vita Cristiana, Legambiente, l’Agape, Libera, il MoVi, movimento di volontariato, la Piccola opera Papa Giovanni, associazioni che negli anni hanno sostenuto l’esperienza e la crescita della Cooperativa sociale Rom 1995 seguono con grande preoccupazione gli sviluppi relativi al grave momento di crisi che essa sta attraversando. La Cooperativa Rom 1995 è un’esperienza di imprenditoria economica, ambientale e sociale particolarmente significativa di Reggio Calabria, e rappresenta un importante esempio anche a livello nazionale. Un esempio reale di integrazione umana e sociale – un’opportunità di riscatto in cui sono stati regolarmente impiegati diversi ragazzi Rom allontanatisi da una realtà di emarginazione e devianza – che rappresenta un piccolo, grande miracolo: efficienza, professionalità, disponibilità, solidarietà. La cooperativa Rom 1995 è anche un esempio di legalità: gestisce un bene confiscato alla ‘ndrangheta, che è stato restituito all’intera città , attraverso l’istituzione all’interno dello stesso dell’isola ecologica, dove quotidianamente diversi cittadini si sono recati per conferire i rifiuti da differenziare incontrando il “nuovo” volto del rom lavoratore. Hanno vito e hannofatto vincere alla nostra città una scommessa difficile contro ogni scetticismo. Con il loro lavoro hanno dato lustro alla città, prevenendo la nascita di discariche e migliorando la qualità dell’ambiente. Abbiamo appreso favorevolmente il voto unanime del consiglio Comunale del 3 maggio u.s. con il quale l’intera classe politica ha espresso una chiara volontà di far proseguire l’esperienza della Rom 1995 nell’attività storicamente svolta. Inoltre, abbiamo sostenuto la cooperativa partecipando a diversi incontri con i rom e con le istituzioni finalizzati ad affrontare la crisi e siamo rimasti in attesa che venisse dato seguito a quanto deciso all’interno dell’ultima riunione tenutasi in prefettura il 28 giugno u.s. Durante tale incontro sono emersi elementi importanti che potrebbero mettere il Comune nelle condizioni di poter far lavorare la Rom 1995 nelle attività precedentemente espletate della raccolta degli ingombranti e della gestione dell’isola ecologica concordando, alla fine di detto incontro, di procedere alla nomina di un gruppo di legali da parte del Comune, della Leonia e della cooperativa al fine di poter produrre un parere condiviso su tale possibilità. Sempre nella stessa riunione, sono stati concordati i tempi di realizzazione del percorso da seguire con le relative iniziative da fare, ma , purtroppo, il tempo indicato è trascorso senza che siano state realizzate le azioni previste. Dunque ad oggi, non si è dato seguito a quanto stabilito in Prefettura. Come associazioni radicate sul territorio,ivilmente vogliamo fare sentire la nostra voce affinché il cammino d’integrazione fin qui percorso non si chiuda e s’impoverisca il modello di città multietnica e prevalga la discriminazione.
Pertanto chiediamo che: il Sindaco, l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, e tutte le forze politiche e sociali della nostra città mettano in campo tutte le iniziative atte a trovare una soluzione immediata e duratura affinché il servizio di raccolta di rifiuti ingombranti, di gestione dell’isola ecologica e della ricicleria, attività sussidiaria alle altre due attività, siano affidati, come per il passato, alla Cooperativa Rom 1995. Diversamente, oltre ai problemi gravissimi verso i lavoratori della Cooperativa e nei confronti delle loro famiglie, si confermerebbe una sconfitta per l’intera città che ha sempre manifestato un forte gradimento per l’opera svolta da questi lavoratori e per la straordinaria esperienza di cui sono testimonianza.

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