Catanzaro. Aggredito agente di Polizia penitenziaria nel carcere minorile

Catanzaro. Due pugni sono stati inferti sul viso di un agente di Polizia penitenziaria da un giovane recluso all’interno del carcere minorile di Catanzaro. L’episodio si è verificato 48 ore fa all’interno dell’ufficio del comandante del Corpo dove l’agente aveva accompagnato il ragazzo, reo di un atto scorretto e che, per nulla intimorito, ha aggravato la sua posizione con i due pugni che hanno mandato al tappeto lo sfortunato secondino, costretto a ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale di Catanzaro. Una vicenda che ha destato lo sconcerto del Sappe, il sindacato autonomo di Polizia penitenziaria, di cui l’agente, peraltro è segretario provinciale, a causa della programmazione di veri e propri allenamenti di pugilato predisposti dall’Amministrazione penitenziaria. Giovanni Battista Durante, a tal proposito, ha stigmatizzato questa concessione, dichiarando che “E’ assurdo e deplorevole che in un carcere si organizzino addirittura corsi di boxe – ha affermato il segretario generale aggiunto del Sappe Giovanni Battista Durante – soprattutto in considerazione del fatto che, spesso, gli agenti di polizia penitenziaria sono vittime delle aggressioni dei detenuti. Riteniamo che ci siano sport migliori e meno violenti da insegnare e far praticare ai detenuti. Chiediamo l’immediata sospensione del corso e l’esemplare punizione di colui che si e’ reso responsabile della violenza nei confronti del nostro agente, fermo restando il procedimento penale che dovra’ evidentemente essere instaurato a seguito dell’aggressione”.

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