Sanità. Censore (PD): “Da Scopelliti ancora uno sterile balletto di cifre”

Reggio Calabria. “Scopelliti parte da un’analisi scontata. La nostra sanità è, infatti, ultima per qualità delle prestazioni e per standard di sicurezza e la prima per mobilità extraregionale”.  E’ quanto afferma il consigliere regionale Bruno Censore del Pd, che subito aggiunge: “Ma avrebbe Scopelliti dovuto, se avesse voluto essere credibile, osare di più. Dirci come, dove e quando intende, non con slogan e annunci da campagna elettorale, riformare il sistema. Fermarsi invece, ancora, alla fase del terrorismo psicologico non aiuta né la politica né la Calabria a uscire dal guado”. Argomenta la sua opinione Censore: “Anzitutto, il Presidente della Regione avrebbe dovuto oggi in Aula comunicarci l’esatta entità del debito come si fa in ogni Regione dove la macchina burocratica funziona. Invece, ancora si assiste ad un balletto di cifre. Da qualche giorno ai calabresi viene detto che il debito non è più di 2 miliardi, ma approssimativamente di 800 milioni. Qui però il Presidente è stato omissivo, perché non ha spiegato come si è giunti repentinamente alla decurtazione del debito”. Secondo l’esponente del Pd: “L’impressione è che si sia in presenza di un artificio contabile. Nel senso che, evidentemente, sono stati pagati vecchi debiti e i nuovi sono stati posticipati, il che ci dice che presto saremo punto e a capo. Ci saremmo attesi dal presidente Scopelliti una relazione di contenuti. Attraverso provvedimenti e scelte amministrative circostanziate e puntuali, Scopelliti avrebbe dovuto spiegare come intende costruire il famigerato Piano di rientro, che cosa accadrà alle strutture sanitarie pubbliche e private, quale sarà il destino della sanità territoriale e,quindi, come concretamente sarà garantito il diritto costituzionale alla salute per i calabresi”.

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