Università. Castorina (GD): “Evitare la fuga dei cervelli”

Reggio Calabria. Conosciamo tutti la situazione che, causa la riforma Gelmini e la manovra finanziaria, vive l’Università in Italia e ci siamo sempre espressi nella necessità di investire nella cultura per la formazione e lo sviluppo di una nuova generazione preparata e competente che possa domani diventare “governance” specie nella nostra terra in maniera tale da dare un senso all’impegno civile e alle competenze dei nostri tanti giovani nonostante il disegno sconsiderato del governo della destra di attaccare il sistema pubblico dei saperi. Siamo consapevoli di vivere una fase di piena di difficoltà che ha creato non poche preoccupazioni per tutti gli studenti degli atenei di Italia e del mezzogiorno in particolar modo ma chiedere un altro ulteriore sacrificio alla comunità studentesca, il vero cuore della nostra Università mi sembra realmente eccessivo. E’ un segnale positivo, merito dell’impegno e della buona politica messa in campo dall’attuale rappresentanza studentesca della Mediterranea avere rinviato la discussione sull’aumento delle tasse intraprendendo quella che e’ la strada naturale e democratica, quella del dialogo e del confronto con le parti sociali, gli studenti, la vera ragione di esistenza del nostro sistema Universitario. Ritengo importante che nel tavolo di concertazione che verrà istituito si inizi a ragionare sulla razionalizzazione di spesa dei vari corsi di laurea esistenti nella Mediterranea e guardare con attenzione le enormi problematiche strutturali che vivono in particolar modo gli studenti di Giurisprudenza, i più numerosi e quelli con maggiori difficoltà di tutto l’Ateneo reggino, ragione supplementare per la quale intervenire sulle loro “tasche” sarebbe come sparare sulla croce rossa. Solo così possiamo evitare la fuga dei cervelli.

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