Candidatura a Sindaco di Massimo Canale: lettera aperta di Rifondazione Comunista a Sinistra Ecologia Libertà

Di seguito il testo integrale della lettera aperta scritta dal segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Antonio Larosa e rivolta ai dirigenti di Sinistra e Libertà. Oggetto della stessa la candidatura di Massimo Canale alla carica di Sindaco di Reggio Calabria.

Carissimi compagni di Sinistra Ecologia Libertà, la città di Reggio Calabria vive una pagina buia della sua recente storia politico-aministrativa. La maggioranza di centrodestra, dopo l’elezione di Giuseppe Scopelliti a Presidente della Regione Calabria, in preda a convulsioni di onnipotenza, ha rivelato un vuoto di progetto politico e di classe dirigente che conferma integralmente l’inesistenza di un presunto “Modello Reggio”. La città dello Stretto, fatto ampiamente ipotizzabile, comincia a pagare il prezzo delle sfrenate ambizioni personali di Giuseppe Scopelliti, come dimostrano anche le ormai conclamate difficoltà di bilancio del Comune di Reggio Calabria o la recentissima esclusione della città reggina dai Poli di Innovazione Tecnologica indicati dalla Regione Calabria. Di più. Le dimissioni del Sindaco f.f. Raffa  sono le dimissioni di un intero ceto politico, inadeguato nelle pratiche amministrative e limitato negli orizzonti culturali, di un ceto politico cresciuto all’ombra di una signorìa personale, che da essa soltanto trae ragion d’essere. Dopo Scopelliti, la signorìa che ha prostrato la democrazia reggina, il diluvio. Una feroce lotta di potere, di scontri intestini “l’un contro l’altro armati”, con sullo sfondo una città politicamente allo sbando, il cui interesse collettivo è letteralmente violentato. E’ la fine di un ciclo politico, che si trasforma in un’indecente barbarie di fine impero. Urge l’alternativa. E’ su questo scenario di sfacelo e di rovina che muoviamo la nostra ricostruzione. A sinistra e oltre il PD è nato un progetto politico-elettorale di grande respiro, un progetto di cambiamento ed innovazione racchiuso nella candidatura di Massimo Canale. Partiti politici come FdS, IdV, Verdi. Associazioni e reti associative come Ethos o Patto Etico per la Calabria. Singole personalità della sinistra diffusa, da Legambiente piuttosto che da Sinistra EuroMediterranea piuttosto ancora che dall’Unione Donne d’Italia. Sono tante e variegate le forze coagulatesi intorno alla candidatura Canale, con un’apertura alla società civile che ci parla di una Reggio altra, di una Reggio diversa. Legalità e antimafia, trasparenza, solidarietà sociale, lavoro e tutela dei lavoratori, ecologia e ambiente, cultura ed innovazione tecnologica, partecipazione: sono queste le nostre coordinate di riferimento, i punti di riferimento del progetto che intendiamo portare avanti. Con una logica di inclusione e di confronto dal basso, senza liturgie di partito preconfezionate, una logica di ascolto e di contaminazione reciproci che assume carattere sovraordinante, che diventa essa stessa programma, pratica, prospettiva del nostro percorso. Massimo Canale è il nostro candidato perché egli rappresenta ciò che vogliamo essere e ciò che proponiamo alla città di Reggio Calabria. Per la sua storia personale di oppositore allo “scopellitismo” e ai suoi perversi grumi di potere. Per il suo rigore morale di dirigente politico sempre vicino ai cittadini e alle loro esigenze. Per la sua autonomia di pensiero capace di guardare al futuro e di parlare di programmi concreti. Per queste ragioni e in questo quadro, riteniamo imprescindibile che anche Sinistra Ecologia Libertà sia parte integrante del nostro progetto. SEL è una forza giovane che ha nel suo dna gli stessi valori e le stesse pratiche che intendiamo portare avanti con la candidatura di Canale: sarebbe davvero incomprensibile un suo disimpegno o un suo atteggiamento reticente nei confronti del nostro progetto. SEL è una forza importante della sinistra, che nasce e si muove oltre il PD, che ha l’ambizione dichiarata di innovare il campo delle forze democratico-progressiste: le stesse ansie e gli stessi obiettivi che guidano il progetto Canale a Reggio Calabria. Chiediamo a SEL: chi meglio di Canale può rappresentare il cambiamento auspicato? Chi meglio del progetto che ne sottende la candidatura può dare fiato alla Reggio democratica e solidale cui tutta la sinistra aspira? Guardiamo con grande attenzione e rispetto al percorso congressuale di SEL, che proprio ad Ottobre terrà il suo primo congresso nazionale. Andiamo oltre: chi scrive, per militanza politica pregressa e per prospettiva futura, guarda con estremo interesse alle dinamiche di SEL e del suo leader Nichi Vendola, al punto da considerare i due congressi di SEL e di FdS appuntamenti “fratelli”, soprattutto nell’ottica della ricostruzione della sinistra italiana. Al tempo stesso, riteniamo che i tempi della democrazia subiscono spesso delle accelerazioni che impongono una risposta adeguata dalle organizzazioni politiche. Come nella vicenda di Reggio Calabria, laddove dinanzi allo sfacelo della maggioranza di centrodestra e all’immobilismo del Partito Democratico, la sinistra si è assunta la responsabilità di offrire ai reggini tutti una prospettiva e una visione futura di Reggio Calabria. E a questa sinistra, che ha avuto il coraggio e l’umiltà di mettersi in campo al servizio della città e della sua gente, oggi manca il pieno coinvolgimento di SEL, manca l’attestazione di una posizione e di una linea politica chiare, proprio sul modello che Vendola in Puglia e Canale a Reggio Calabria hanno propugnato. Conosciamo e rispettiamo la posizione di SEL sulle primarie quale strumento essenziale di selezione della classe dirigente e di individuazione delle candidature, quale metodologia di costruzione di una coalizione unitaria e partecipata. Pur tuttavia, riteniamo che il problema primarie a Reggio Calabria sia, ad oggi, una falsa questione, un dilemma fuorviante. Per almeno due ragioni, pratiche e politiche insieme: non vi sono altre candidature proposte oltre quella di Canale; non conosciamo – vista la pesantissima crisi amministrativa in corso –  quando e come si andrà al voto. Con una convinzione di fondo, che però possiamo anticipare in assoluta serenità: siamo pienamente disponibili a ragionare di ogni strumento che ci consenta di definire candidature e coalizioni ampie, in grado di sconfiggere la destra reggina. Purchè, ovviamente, vi siano candidature dello stesso spessore ed autorevolezza di Canale e coalizioni con la nostra stessa ansia di innovazione politica e morale. Compagni di SEL, questo il quadro, questa la nostra proposta. Ogni tatticismo di sorta merita di essere bandito. Servono risposte puntuali e percorsi coraggiosi. Reggio Calabria e la sua gente si meritano una prospettiva di “buona politica”: può Sinistra Ecologia Libertà non parteciparvi a pieno titolo?

Il segretario provinciale PRC

Antonio Larosa

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