Crisi al Comune. Bilardi (Scopelliti Presidente): «Chi non si riconosce nel “Modello Reggio” tradisce il partito»

Reggio Calabria. “Governare Reggio nel solco della continuità – come auspica l’on. Valducci – significa riconoscere a Giuseppe Scopelliti e alla sua amministrazione di aver governato la Città dando vita a quel percorso virtuoso e di riscatto della Città definito “modello Reggio”, che è da considerarsi patrimonio del PDL e dei suoi partner e che è stato acclarato dal consenso del 72% dei Reggini. Chi in questo modello non si riconosce, pur appartenendo alla classe dirigente del PDL, tradisce politicamente il Partito, i suoi elettori ed anche se stesso, dichiarandosi attratto da deprecabili strategie personali.” Lo afferma l’on Giovanni Bilardi capogruppo della Lista Scopelliti al Consiglio regionale della Calabria, che fino a pochi mesi addietro ha ricoperto la carica di assessore al Comune di Reggio.
“E’ naturale – dice Bilardi – interrogarsi sulla crisi politica, giammai amministrativa, che, acuita dal solleone, ha alterato equilibri e ruoli incrinando quel patrimonio di buongoverno che Scopelliti aveva affidato alla coalizione di maggioranza ed al suo Assessore, con incarico di Vicesindaco, Giuseppe Raffa, che pur non essendo stato scelto come primo Cittadino dal popolo ha avuto il pregio di esser scelto dai partiti quale leale continuatore di questa tradizione di buongoverno del Centro Destra. In questi otto anni mai l’Assessore e vicesindaco Raffa si era accorto di quelle crepe amministrative che oggi evidenzia sulla stampa riguardo ad esempio al sistema dei Lavori pubblici, preferendo lo stesso sino a qualche giorno addietro di svolgere il ruolo di docile “Yes Man”; per contro avremmo apprezzato anche le sue eventuali riserve o proposte qualora le avesse manifestate – in tempi non sospetti – in Giunta municipale. La frattura nel rapporto fiduciario che la maggioranza aveva riposto sul Sindaco f.f. è legata alla posizione assunta da Raffa il quale, se avesse avuto remore sulla validità e la valenza del modello Reggio, aveva l’obbligo etico, ancor prima che politico, di non accettare l’investitura di guida amministrativa confessando, di essere sulle posizione della sinistra che da anni, nonostante i traguardi registrati anche da sondaggi nazionali sul consenso per la crescita della Città, spendono discredito sul nostro impegno di governo”.
“Non si vorrebbe pensare – continua Bilardi – ad una strategia coltivata nell’ombra, nonostante la fiducia maturata su un percorso politico condiviso per anni, e che appare a prima vista come l’affermazione di una posizione personalistica e scevra da un sostegno politico ma che potrebbe celare la sordida e ben più grave volontà di frantumare uno schieramento coeso ed impegnato oggi, nel solco della continuità, a creare quella sinergia imprescindibile tra Reggio ed il governo regionale. Non può pensare Raffa, sulla scorta di un concetto distorto della coerenza e della fiducia, che una classe dirigente possa condividere un progetto, ammesso che vi sia, dettato da acredine e posizioni strumentali rinnegando una stagione di entusiasmo e condivisione”.
“Siamo convinti, per il bene della Città – conclude Bilardi – che un passo indietro vada fatto e ci candidiamo da subito con passione e senza riserve a contribuire a rinsaldare questa squadra di buongoverno che il Centrodestra reggino può, a ben ragione, vantare”.

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