Crisi al Comune. Le riflessioni di Mimmo Penna (Circolo Pd Falcomatà)

“Reggio Calabria non è una città turistica, è una città che ha una vocazione turistica, ma non è una città turistica”: queste poche parole pronunciate dal sindaco Giuseppe Raffa, al termine della conferenza stampa con la quale ha annunciato il ritiro delle dimissioni, l’azzeramento della giunta e la nomina di tre assessori, sono bastate a sconfessare OTTO anni di un programma politico basato su un unico categorico, imperativo slogan – “Reggio città turistica” – che è stato il “tormentone” delle campagne elettorali e degli anni delle amministrazioni Scopelliti.
Oggi, pur da una posizione avversa politicamente, per onestà intellettuale dobbiamo dare atto al Sindaco Raffa di avere la schiena dritta nel dimostrare coerenza e coraggio comunicando ai reggini che, in questi anni, è stato propinato loro un falso sogno, accarezzato, annusato, quasi toccato con mano: uno sviluppo basato sul turismo.
Oggi si scopre che è tutto da rifare!
Concordiamo con l’Avv. Giuseppe Strangio, Segretario provinciale del Partito Democratico di RC, che intervenendo con una nota stampa sulla crisi in atto nel Comune di Reggio afferma “che è ormai chiaro che il “modello Reggio” non sfonda, anzi affonda in un flop clamoroso che è la riprova che il potere per il potere da solo non regge e che un approccio disinvolto e di tipo privatistico alla gestione della cosa pubblica ha finito per rompere il giocattolo”.
Infatti, la divisione del PDL reggino ha determinato scontri e rotture nel vertice nazionale, tanto è vero che il responsabile degli EE.LL. Valducci applaude l’operato del Sindaco Raffa mentre il portavoce Capezzone gli intima di non rendere operative le decisioni prese.
E’ estremamente traumatico notare lo smarrimento e la perplessità nei cittadini reggini davanti allo spettacolo indecoroso offerto in questi giorni da stimati professionisti prestati alla politica in occasione delle amministrazioni Scopelliti.
Professionisti figli di un modello di governo che si basa su un rapporto di sudditanza al “Faraone” Scopelliti, per certi versi soldatini esecutori, con l’impressione che porti i più ad assoggettarsi al potente di turno e ad assecondarne i voleri.
Siamo invasi da comunicati stampa in cui abbondano i toni alti, in cui le parole diventano espressione di un killeraggio che trasuda arroganza e prepotenza.
Esempio di questo assurdo modo di “obbedienza politica” è l’attacco mediatico condotto dai vari consiglieri comunali, regionali (e altri) e nei confronti oltre che del dr. Raffa anche del dr. Lamberti (?), i cui impegni di politico e di imprenditore nulla hanno a che vedere con le vicende interne al PDL reggino.
Comunque vada a finire a Reggio, è fuor di dubbio che c’è in città la necessità di un grande progetto di sviluppo, capace di rappresentare un forte cambiamento condiviso da tutte le forze “positive” e di costruire un’alternativa di governo per avviare una nuova stagione politica che veda protagoniste quelle forze che vogliono farsi interpreti degli interessi sani e puliti, nel segno dell’autonomia e della responsabilità.
A questo grande progetto di sviluppo e di cambiamento dovranno concorrere tutte le forze che hanno a cuore il destino di questa sfortunata città, le cui criticità in questi ultimi anni si sono aggravate grazie alla gestione Scopelliti.

Mimmo Penna
segretario Circolo Pd “Italo Falcomatà” Rc

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