Crisi al Comune. Il Sindaco Raffa a Newz.it: «Riproporrò i tre assessori»

di Fabio Papalia
Reggio Calabria. L’interpretazione “autentica” del Raffa pensiero conferma quanto avevamo già ipotizzato questa notte, alla lettura del “sibillino” comunicato stampa diffuso dallo staff del sindaco, in merito alla trattativa per scongiurare le dimissioni di massa dei 21 consiglieri comunali e quindi lo scioglimento del Comune.
Con un comunicato delle ore 00,20, seguito da un “errata corrige” delle 00,46, intitolato “Apertura per l’azzeramento” il sindaco facente funzioni Giuseppe Raffa aveva comunicato l’esito positivo della trattativa, ponendo altresì l’accento sul tentativo accolto dall’on. Nino Foti (coordinatore provinciale del Pdl), e sul “reciproco riconoscimento dei ruoli sia per quanto attiene il ruolo del Sindaco Raffa sia per quanto attiene il ruolo dei partiti e segnatamente del Pdl, tesi alla definizione dell’organigramma di Governo”.
Sulla parola “definizione”, si era consumato un piccolo giallo, in quanto nella prima stesura del comunicato figurava la parola “completamento”, poi sostituita. Questa notte, a una prima lettura, avevamo ipotizzato che sul termine “completamento”, che rimanda a un qualcosa appunto da completare, e non da formulare ex novo, si fosse consumata un’ulteriore trattativa. E infatti, il sindaco Raffa, raggiunto telefonicamente a Gambarie, dove sta trascorrendo qualche ora di meritato riposo, ci conferma che a chiedere di cambiare quella parola è stato l’on. Alberto Sarra, sottosegretario regionale della giunta Scopelliti, che in questo caso ha fatto da mediatore. Perché “definizione” e non “completamento”? Perché l’ultimatum lanciato a Raffa dai 21 consiglieri, pronti a dimettersi questa mattina alle ore 8.00, prevedeva l’accettazione di due condizioni strettamente connesse: l’azzeramento totale della giunta comunale, compresi i 3 assessori nominati dal sindaco Raffa, ossia Capua, Porcino e Irene Pivetti.
Col termine “completamento”, quindi, le dimissioni dei consiglieri sarebbero state inevitabili, diversamente dalla formula definitiva poi utilizzata, “definizione”, che lascia spazio a un’interpretazione più accomodante riguardo alla richiesta iniziale. Questo però, come avevamo ipotizzato, non significa che Raffa abbia accettato di buttare dalla torre i 3 assessori di sua fiducia. Sicuramente ha guadagnato tempo, ha dimostrato un’apertura alla trattativa, ma la questione sostanziale, se i tre rimarranno o meno, è tutt’altro che risolta. Quando si ritroveranno con i partiti attorno a un tavolo, probabilmente già lunedì, i nodi verranno al pettine. Perché lo stesso Raffa conferma a Newz.it di non voler prescindere dai 3 assessori esterni. «Tecnicamente per formare una giunta, secondo lo statuto, i nomi vanno azzerati, tutti, e la lista va ricomposta da zero». Formalmente, quindi, le condizioni richieste dai consiglieri comunali sono state esaudite. Ma veniamo al passaggio successivo.
Nella nuova lista proporrà ancora i nomi dei 3 assessori Capua, Porcino e Pivetti? «Per quanto mi riguarda assolutamente sì, questa è una scelta che attiene alla mia autonomia di sindaco. Come ho già detto nel corso della conferenza stampa a Palazzo San Giorgio, questi sono i tre nomi coi quali intendo operare per un rilancio dell’attività amministrativa, nel segno della continuità. Tutti gli alti nomi li completino pure i partiti della maggioranza. Da parte mia, come ho già detto, non me la sento di essere io a revocare le deleghe a quei 3 assessori che non mi hanno sfiduciato (Rocco La Scala, Demetrio Porcino e Dominique Suraci nda), ma è chiaro che anche su questi nomi saranno i partiti a dare le loro indicazioni. Se pure i partiti dovessero chiedermi di reintegrare 10 assessori della precedente giunta, accoglierei le loro richieste, ferma restando i 3 che mi scelgo io. D’altronde – prosegue Raffa – non ho scelto 3 persone che mi portino consenso elettorale, sono 3 personalità che mi garantiscono quel rilancio dell’attività amministrativa, nel segno della continuità. Così come, nelle ultime fasi della trattativa, giudico positivamente l’apporto del coordinatore provinciale Nino Foti». Foti, infatti, è persona che Raffa non solo apprezza, ma che vede come un’ulteriore garanzia nelle trattative col Pdl.
E se il Pdl chiedesse di diminuire il numero degli assessori di sua fiducia? Scopelliti se ne portò due, qualcuno potrebbe citare questo precedente per avanzare tale richiesta. «È un precedente che va inquadrato in quel periodo storico – risponde Raffa – da allora sono cambiati gli equilibri politici».

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