Roma. Arrestato dai Carabinieri il mandante del commando bloccato armi in pugno alle porte della Capitale ad agosto

È una donna che ordinò a tre pregiudicati di tendere un agguato ad alcune persone per convincerle a lasciare un appartamento

Roma. A conclusione delle indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia e della Compagnia di Civitavecchia, il Tribunale di Civitavecchia ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti della di una donna di 48 anni, incensurata, accusata di essere la mandante del commando, composto da tre pluripregiudicati, che lo scorso 10 agosto tentò di mettere a segno un agguato nei confronti di alcune persone di Cerveteri. All’epoca dei fatti il gruppo di fuoco fu scoperto e arrestato dai Carabinieri prima che potesse attuare il suo disegno criminoso. L’accusa per tutti è di tentata rapina aggravata, estorsione, porto abusivo e ricettazione di arma comune da sparo.
La notte del 10 agosto infatti, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia, della Compagnia di Civitavecchia e della Stazione di Cerveteri arrestarono tre pregiudicati italiani (V.R.F., imprenditore calabrese 54enne; C.E. commerciante di Cerveteri di 40 anni e C.R. 49enne di Santa Marinella), sorpresi in un’auto armati di pistola, guanti in lattice e passamontagna indossati. L’assalto era stato organizzato dai malviventi nei minimi dettagli e avrebbe potuto avere effetti drammatici qualora non fosse stato scoperto dai Carabinieri. Durante le perquisizioni effettuate sui componenti del commando, i militari sequestrarono una pistola con colpo in canna, un “mefisto”, tre paia di guanti in lattice. Le operazioni si estesero anche nelle rispettive abitazioni: in una di queste fu arrestato anche il figlio di uno dei malviventi, che alla vista dei Carabinieri tentò di disfarsi di oltre un chilo di cocaina lanciandolo da una finestra.
Le indagini dei Carabinieri hanno evidenziato che i tre pregiudicati, su commissione e dietro compenso corrisposto dalla 48enne di Cerveteri progettarono l’agguato per “convincere” due prostitute e il loro protettore a lasciare immediatamente un appartamento di proprietà della donna.
I Carabinieri, questa mattina, hanno arrestato la mandante e hanno notificato il provvedimento del Tribunale ai tre pregiudicati, già ristretti in carcere.

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