Operazione Mare Sicuro 2010. La prevenzione naviga lungo le coste calabresi

Reggio Calabria. L’operazione “mare sicuro” sta per volgere al termine ed è tempo di tracciare un primo bilancio per la Direzione marittima della Calabria e Basilicata (parte tirrenica). L’attività è stata avviata il 21 giugno, su base nazionale, dal Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, con l’obiettivo di prevenire e reprimere i comportamenti contrari alla sicurezza in mare e lungo le coste, allo scopo di impedire ogni condotta imprudente, così da evitare incidenti e favorire una tranquilla fruizione dei litorali.

L’operazione ha previsto missioni con la metodologia del “terra-mare/mare-terra”, ovvero con l’impiego in contemporanea di pattuglie da terra e unità navali nonché, in alcune specifiche circostanze, dei mezzi aerei, i cui risultati sono riassunti nella sottostante tabella.

Nel periodo in esame si sono verificati: n. 3 decessi per malore dovuto ad arresto cardiocircolatorio, rispettivamente nel compartimento marittimo di Reggio Calabria, Crotone e Corigliano Calabro e n. 2 decessi per annegamento a causa delle avverse condizioni del mare nel compartimento di Vibo Valentia.

Nessun incidente ha coinvolto subacquei, né sono avvenute collisioni tra unità navali, né tra queste e i bagnanti.

L’attività operativa è stata preceduta da un’intensa fase preventiva, svolta dalle capitanerie di Crotone, Corigliano Calabro, Vibo Valentia e Gioia Tauro, oltreché da quella reggina, allo scopo di favorire lo svolgimento sereno della balneazione e delle altre attività marittime.  La prevenzione ha comportato la partecipazione dei Comuni costieri e dell’imprenditoria di settore, nonché il coinvolgimento dei bagnanti nei cui confronti sono state predisposte una molteplicità di iniziative attraverso l’uso di informazioni brevi e mirate ad evidenziare le insidie tipiche di chi frequenta i litorali.

intenso e a tutto campo è stato il lavoro intrapreso dalla direzione marittima, congiuntamente alle Amministrazioni provinciali della regione Calabria e di Potenza (per la regione Basilicata), per sensibilizzare e coinvolgere, attraverso ripetuti incontri sulle tematiche di sicurezza, i Comuni costieri e gli operatori turistici per l’esame delle eventuali peculiarità locali, nonché l’utenza di settore, Lega navale, F.I.V. e Motonautica, allo scopo di emanare testi unici validi in tutta la regione ed inerenti la disciplina di sicurezza balneare, dei limiti di navigazione e delle attività ludico-diportistiche.

Questo metodo ha permesso l’introduzione di alcune significative novità, come, nell’ordinanza balneare, l’autoverifica effettuata a cura dei concessionari balneari, tramite la compilazione di una check-list, che ha finora fattivamente contribuito a ridurre le irregolarità accertate, nonché l’aggiornamento delle discipline delle tipiche attività estive, quali lo sci nautico, il wind-surf o il kite surf, sempre in modo omogeneo in tutta la regione.

L’intrapresa metodologia collaborativa, adottata nelle ordinanze emanate, ha comportato una riduzione delle infrazioni commesse (molto evidente nei confronti dei gestori degli stabilimenti balneari specie nei compartimenti di Vibo Valentia e Gioia Tauro), consentendo di dedicare maggiore attenzione al contrasto del pericoloso fenomeno della navigazione sottocosta e dell’uso illecito delle moto d’acqua.  Significativa al riguardo è risultata l’operazione “nicoscooter”, svolta a Nicotera dalla Guardia costiera di Vibo Valentia con il sequestro di n.64 natanti e 9 moto d’acqua.

Altri incontri si sono svolti con i rappresentanti delle forze di polizia e le autorità sanitarie e del Servizio del 118, nei quali è stato concordato un innovativo scambio di informazioni circa gli eventi significativi accaduti sui litorali, al fine di registrare e analizzare la loro tipologia per trarne possibili “lessons learned”.

le iniziative divulgative per bagnanti e diportisti sono state predisposte per rafforzare il momento di prevenzione e informazione, in modo da far risaltare il concetto “dell’agire responsabile” introdotto, anch’esso per la prima volta, nelle ordinanze emanate dalle capitanerie di porto della regione per disciplinare le attività marittime.

In primo luogo, con la collaborazione delle Provincie di Reggio Calabria, Crotone e Cosenza, si è provveduto a realizzare e a distribuire, nei lidi e lungo le spiagge libere, manifesti e volantini (i depliant “tutti al mare in Calabria…”), con lo scopo di favorire un corretto e consapevole approccio delle persone con il mare. A ciò debbono aggiungersi i servizi televisivi, realizzati con la partecipazione della Guardia costiera calabrese e mandati in onda dalle emittenti locali, che hanno contribuito a diffondere le pratiche corrette per la navigazione e la balneazione.

Tutte queste iniziative informative hanno contribuito ad evitare incidenti marittimi, compresi anche coloro che esercitano attività subacquea, risultando fisiologicamente contenuto il numero dei malori e dei decessi sui litorali.

alla luce delle priorità emerse dall’intrapresa analisi programmatica del territorio, è stata intensificata l’azione di sorveglianza nel settore della depurazione delle acque. Congiuntamente alla Polizia provinciale di Reggio Calabria e con il supporto tecnico dell’Arpacal, è stata svolta un’attività di monitoraggio ambientale finalizzata ad individuare le criticità che direttamente incidono sulla qualità del mare. In particolare, la prima fase del lavoro svolto ha interessato un tratto di costa di quasi 100 km., compreso tra i comuni di Bagnara Calabra e Bianco (Reggio Cal.), lungo i quali sono state effettuate le seguenti verifiche:

n°21 controlli di impianti di depurazione dei reflui urbani;
n°90 controlli effettuati presso reti fognarie pubbliche, stazioni di sollevamento e scarichi.

La metodologia operativa applicata ha consentito di individuare e conseguentemente segnalare sia problematiche di carattere strutturale, che necessitano uindi di interventi di lungo periodo, sia anomalie di funzionamento che possono essere risolte con interventi di immediata realizzazione, fornendo così un concreto contributo alla qualità delle acque del mare e alla ottimale fruibilità da parte dei bagnanti.

Inoltre, grazie alle recenti sinergie avviate tra l’Assessorato regionale all’ambiente, la Provincia di Reggio Calabria e la Guardia costiera calabrese, è stato dato nuovo impulso all’attività di monitoraggio e intervento contro possibili fonti di inquinamento costiero, che ha permesso, nel tratto di mare antistante Lazzaro (RC), una rapidissima attivazione degli interventi con conseguente abbattimento della fonte inquinante.

in materia di pesca, i servizi di vigilanza predisposti durante l’operazione “mare sicuro” hanno consentito di accertare n. 91 illeciti amministrativi e n. 33 penali.  In aggiunta alle attività svolte contro le c.d. spadare, la Guardia costiera calabrese ha privilegiato metodi collaborativi con le amministrazioni comunali interessate, quale quella di Bagnara Calabra, nonché di apertura e dialogo verso il ceto peschereccio locale, con lo scopo di affermare, nell’ambito di un percorso di legalità, l’esercizio della pesca con modalità sostenibili. Tale lavoro si è concretizzato in numerosi incontri con il comparto pesca verso sistemi di cattura ritenuti compatibili con il vigente quadro normativo, quali, ad esempio, il palangaro, nonché per l’individuazione di soluzioni valide per la commercializzazione del pescato. In particolare, questa iniziativa ha avuto un primo fondamentale riscontro nella giornata del 25 giugno u.s., nella quale il ceto peschereccio di Bagnara Calabra ha consegnato circa 280 km (distanza che unisce Reggio Calabria a Maratea) di reti da posta derivanti, prima custodite presso privati magazzini.

dal giorno 24 e fino al 26 agosto è stata condotta l’operazione denominata “traghetto day”. Le verifiche di sicurezza, svolte a campione, hanno riguardato le unità da passeggeri e ro-ro passeggeri, le attività di imbarco/sbarco passeggeri, veicoli o carri ferroviari da unità in servizio di linea, nonché la circolazione pedonale e veicolare negli ambiti portuali calabresi. Nel corso dell’attività ispettiva, sono state controllate n.28 unità navali e accertate n.2 infrazioni, afferenti la non corretta instradazione di passeggeri e veicoli durante le operazioni imbarco/sbarco.

I risultati operativi conseguiti saranno portati a conoscenza del Presidente della Regione On. Giuseppe Scopelliti e dei Presidenti delle Province, al fine di avviare la pianificazione delle attività per la prossima stagione estiva.

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