Lamezia. Ferimento della bimba rom: panni stesi e sporcati all’origine della sparatoria

Lamezia Terme (Catanzaro). E’ il 33enne Damiano Bevilacqua, il rom fermato perchè indiziato di delitto in relazione alla sparatoria avvenuta lo scorso 9 agosto a Lamezia Terme e nella quale rimase ferita accidentalmente una bambina di 9 anni. Il movente è da ricercare in motivazioni ridicole, se non ci fosse di mezzo una vittima innocente. Due donne, tra loro cognate, hanno avuto un alterco per alcuni panni insozzati di polvere dopo essere stati stesi all’interno dell’accampamento dei nomadi in località Scordovillo. Una rissa che avrebbe rapidamente coinvolto anche la figlia di una delle due contendenti ed in una folle escalation anche Cosimo Berlingeri ed Andrea Bevilacqua. Sarebbe stata proprio l’aggressione ad Andrea Bevilacqua la goccia in grado di far precipitare la situazione. Questi, infatti, avrebbe richiesto aiuto al fratello, Damiano che, pistola in pugno, ha raggiunto il posto in cui si stava consumando la rissa ed ha fatto fuoco all’indirizzo di Cosimo Berlingeri. La traiettoria di uno dei proiettili, tuttavia, si è rivelata fatale per la piccola, offesa una seconda volta dal comportamento omertoso dei nomadi, ad iniziare da padre e madre della bimba, resisi responsabili, peraltro, della soppressione di ogni elemento potesse rivelarsi utile alle indagini.  Un muro che gli inquirenti sono riusciti a scardinare  arrestando i sei soggetti che nel corso degli interrogatori non hanno collaborato con i magistrati, guadagnandosi così l’accusa per il reato di favoreggiamento personale. Il felice esito dell’inchiesta, condotta dal procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Vitello e dal sostituto procuratore Luigi Maffia, è stato possibile grazie all’uso delle intercettazioni ambientali da cui è scaturito il nome del presunto responsabile del ferimento della bambina entrata in stato di coma ed accompagnata d’urgenza presso l’ospedale di Catania dove si sono registrati i miglioramenti che le hanno consentito di fare rientro a casa. Oggi, il provvedimento di fermo a carico di Damiano Bevilacqua al termine delle indagini portate avanti dai carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme, e guidata dal comandante Stefano Bove e dal tenente Michelangelo Lo Buono, a capo del Nucleo Operativo Radio Mobile.

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