Arte. La galleria “Arena” protagonista della settimana dei Musei italiani

Reggio Calabria. Il 9 ottobre è stata inaugurata presso la “ Galleria d’Arte Arena “ di Reggio Calabria, la settimana dei Musei Italiani d’arte contemporanea con l’alto patronato del Capo dello Stato e del Ministero dei Beni Culturali. Alla mostra di Reggio partecipano: la poetessa, pittrice e scrittrice Pierina Laganà in arte “Piergemma” conosciuta nell’ambiente culturale della città per la sua sensibilità artistica e poetica. In questa contemporanea è presente con un’opera che rappresenta i 12 mesi dell’anno. Nietta D’Atena docente e scultrice che non ha bisogno di presentazione per la sua notorietà; Doina Botez brava pittrice che evidenzia la sua bravura nei giochi del suo pennello, dei colori e della spatola con i quali, esprime i suoi stati d’animo; Valerio Giacone bravo artista romano che esprime la sua arte per mezzo di uno stile personale, che sicuramente, emoziona soprattutto il visitatore comune oltre all’esperto. Una particolare attenzione va riservata a Rossano Massaccesi pittore autodidatta  marchigiano che con la sua pittura e scultura contemporanea possiamo affermare che segue i grandi maestri dell’arte “ naif “. La sua fama ha certamente attraversato i confini nazionali. Tra gli espositori partecipa il maestro Antonio Pepe con una sua opera. Del maestro Pepe che ha una tecnica unica nel plasmare l’acciaio, elenchiamo della sua consistente produzione artistica tre produzione di arte sacra: la via crucis e la statua di S. Francesco da Paola esposte nella chiesa di san Giorgio al Corso e la “ Madonna col Bambino donata dal maestro al Santo Padre Benedetto XVI durante un udienza in Vaticano. Alla mostra partecipano con loro opere gli artisti: Deliberato, De Tomaso, Di Vecchio, Donzelli, Enotrio, Fiume, Malacarne, Minardo, Monteforte, Nespolo, Norberto, Pasquini, Pistolesi, Possenti, Riso, Romano, Saviozzi, Soave, Stefanelli, Tamburro, Testa, Tirinanzi, Valeri, Vega e Volpe. La Gallerista Wanda Albanese De Leo ci spiega che questa contemporanea rappresenta la parte finale della mostra “ dal Micro al Macro, le forme dell’invisibile”.

Domenico Cambareri

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