Catanzaro. Il presidente Talarico visita la sede di TeleContact

Catanzaro. “E’ motivo di orgoglio per noi presentare alle Istituzioni regionali i servizi che ci caratterizzano, in particolare quelli offerti alla pubblica amministrazione”. L’ha detto l’amministratore delegato di TeleContact Spa, Ciro Di Cecio al presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico che ha visitato l’azienda del Gruppo Telecom Italia nella sede di Catanzaro (TeleContact ha sedi anche a Roma, Napoli e Caltanissetta ed ha oltre 2500 dipendenti).
“La buona amministrazione della cosa pubblica e l’imprenditoria sana – ha aggiunto Di Cecio – possono senz’altro interagire per fornire ai cittadini servizi efficienti, specie in una terra come la Calabria che esprime una forte domanda di occupazione stabile e di qualità”.
Il presidente Talarico si è complimentato con l’amministratore delegato di Telecontact, “per l’evidente e consolidata esperienza manageriale e tecnica dello staff direttivo dell’azienda con cui – ha detto – mi sono intrattenuto per oltre due ore, al fine di comprendere quali sinergie possano nascere tra una Regione avviata sulla strada del rinnovamento, e l’offerta di servizi ad alto contenuto tecnologico che possono aiutarci a rendere trasparente e produttiva la gestione della cosa pubblica”.
Il Presidente del Consiglio regionale s’è detto “favorevolmente colpito” dalla visita a TeleContact (nella sede calabrese gli operatori si occupano della metà dei 35mila clienti che ogni giorno contattano l’azienda da ogni parte d’Italia) “perché – ha spiegato – ho visto una realtà imprenditoriale sana e dinamica, specie se consideriamo che opera in un settore che negli ultimi tempi ha registrato, anche in Calabria, lo sperpero d’ingenti risorse comunitarie, il fallimento di tante iniziative e la conclusione dei progetti di vita dei lavoratori. Telecontact Center, in questo senso, rappresenta un esempio virtuoso che testimonia come possano nascere realtà di eccellenza anche in contesti percepiti di emergenza come il Mezzogiorno ed il settore dei call center. Soddisfatto della visita – ha aggiunto – perché ho constatato che l’azienda è in grado di offrire un ampio spettro di servizi al cittadino, alle imprese ed alla pubblica amministrazione, e di valorizzare pienamente la risorsa umana di cui dispone. Ho apprezzato molto, infatti, la fine del precariato in TeleContact e la stabilizzazione delle oltre seicento unità che lavorano nella sede di Catanzaro”.
In particolare, il presidente Talarico si è complimentato per la realizzazione all’interno dell’azienda di un moderno asilo nido (il primo “nido” aziendale in Calabria), “perché riflette l’ottima qualità dei rapporti di lavoro. E’ bello vedere una lavoratrice che prima di timbrare il cartellino consegna il proprio bambino nelle mani sicure di operatrici dell’infanzia in servizio nella sua azienda. Quando un’azienda come TeleContact – ha sostenuto il Presidente dell’Assemblea legislativa calabrese – è in grado di acquisire commesse anche impegnative, come quelle che la vedono impegnata con vari settori della Pubblica amministrazione, con la Rai, gli Aeroporti di Roma e le Poste Italiane per il servizio di Posta Elettronica Certificata e, nello stesso tempo, di soddisfare i bisogni del lavoratore e della sua famiglia, attraverso servizi utili come l’asilo nido, vuol dire che si è dinanzi a un modello industriale che può senz’altro fare scuola”.
Infine il presidente Talarico ha voluto vedere con i propri occhi il funzionamento del Centro Unico di Prenotazione dell’Ospedale Pugliese/Ciaccio di Catanzaro gestito da TeleContact. Ha assistito alla telefonata di un utente per la prenotazione di un esame specialistico ed alle risposte tempestive e puntuali dall’operatore che ha provveduto a fissare la data della visita in ospedale: “E’ evidente – ha commentato Talarico – che la peggiore sanità da tutti noi conosciuta, costosa ed inefficiente, dai servizi elargiti in tempi reali e con il massimo della trasparenza ha tutto da perdere. Perciò – ha concluso – occorre proseguire su questa strada senza alcuna indecisione ed introdurre, nella pubblica amministrazione, servizi che siano dalla parte del cittadino”.

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