Pangallo: «Bocale terra di mezzo abbandonata a se stessa, tanti progetti ma ancora nulla di fatto»

Reggio Calabria. Con l’avvento della stagione invernale ritorna prepotentemente e prevedibilmente, il problema delle mareggiate sulla costa di Bocale, lasciata in balia degli eventi naturali. Si ripresenta l’isolamento ed impraticabilità degli accessi alle case, l’erosione dell’arenile, per la frazione cittadina di Bocale a mare. Il quadro generale del tratto di costa, manifesta carenze strutturali gravi, sintesi dell’immobilismo della politica, difatti con i lavori eseguiti per il raddoppio del binario ferroviario e la creazione dei sottopassi, il tratto di litorale di Bocale II, durante la stagione invernale resta isolato. Bisogna considerare che studi accreditati rilevano che il fenomeno di erosione costiera parte da Saline Ioniche direzione Reggio Calabria, pertanto se si interviene sul litorale di Lazzaro responsabilmente si deve intervenire, per effetto domino, su tutti i territori contigui verso nord, senza lasciare tratti di litorali in balia degli eventi. L’amministrazione provinciale di Reggio Calabria, già nel mese di Marzo, aveva approvato in Giunta la realizzazione di pannelli frangiflutti per mettere a riparo la costa di Bocale dalle forti mareggiate, ad oggi nulla è stato fatto. Quello che è evidente, sono interventi d’urgenza e d’emergenza che evidenziano una lentezza di programmazione e progettazione, nel porre in essere interventi incisivi per il territorio.
Dal canto suo il Comune di Reggio Calabria ha stanziato una prima cifra per la realizzazione di un collegamento tra il sottopasso lato nord e le abitazioni, progetto in fase esecutiva, che comunque rimane a rigor di logica successivo ad interventi di contenimento delle mareggiate, in quanto senza quest’ultimi, la strada di collegamento avrebbe vita breve, con un dispendio inutile di risorse. L’ultimo intervento dell’amministrazione provinciale, registrato ieri dagli abitanti intervenuti in massa sul posto, è un intervento ictu-oculi grossolano di somma urgenza, che ha visto l’allocazione di massi prospicienti le abitazioni, l’opera proteggerà per pochissimo tempo gli immobili, ma non ci vuole un ingegnere per capire il danno serio che quella disposizione di massi porterà a quel tratto di litorale. Infine, tra le consistenti piogge e le incessanti mareggiate, la piccola lingua di terra, che maldestramente collega le abitazioni con il centro abitato verrà meno, lasciando un intero quartiere isolato, ribadisco che con i lavori di raddoppio del binario ferroviario, le uniche vie di accesso e di fuga sono i sottopassi, che con le forti mareggiate sfogano nelle onde del mare!!!. Gli abitanti di Bocale ed i cittadini di Reggio, tutti, reclamano sicurezza, tutela, risposte ed interventi urgenti, le spiagge della periferia della città sono patrimonio di tutti, non solo dei residenti, pertanto ci si oppone fermamente agli interventi “tampone”!!!, che non risolvono il problema, al contrario ne creano tanti altri. Si esige ed urge un intervento serio, concertato e programmato, tra Regione (neo-insediata), Provincia e Comune, volto all’effettiva tutela della costa di Bocale, come è stato prontamente realizzato sul litorale di Lazzaro e Pellaro, i residenti della terra di mezzo attendono da tempo di uscire dallo stato emergenziale, purtroppo la natura inesorabilmente non si fa attendere e soprattutto non attende nessuno.

Giovanni Pangallo
Titolare d’immobile litorale Bocale II
Esponente del PDL
Vice Presidente I Circoscrizione Reggio Calabria

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