Il Sindaco Raffa ringrazia il Maestro Riccardo Muti per le parole pronunciate a “Che tempo che fa”

Reggio Calabria. “La città di Reggio Calabria non è quella degli stereotipi che i mass media prediligono veicolare sui circuiti nazionali di comunicazione, ma è capace di esprimere aspetti di grande valenza socio – culturale, sfaccettature che caratterizzano l’intera regione. La conferma di tutto ciò è stata rappresentata dalle parole del maestro Riccardo Muti”. Così il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, sull’intervista che il grande direttore d’orchestra ha rilasciato durante la trasmissione di RaiTre “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio. “Nel corso del programma – aggiunge il Primo Cittadino – il Maestro ha, infatti, parlato di Reggio e della sua provincia esaltando alcune esperienze vissute dai suoi ragazzi, come l’Orchestra Giovanile di Fiati di Delianuova che lo stesso Muti aveva potuto dirigere in un’edizione del Ravenna Festival e le cui capacità artistiche sono state, sin dagli esordi, evidenziate da un’emittente televisiva locale. Proprio in questo complesso di artisti egli ha ravvisato uno degli aspetti positivi che caratterizzano la nostra terra. La musica, – prosegue Raffa – secondo quanto Riccardo Muti ha fatto intendere, va al di là delle vicende politiche e delle notizie di cronaca che, in particolare, si registrano sul territorio calabrese annebbiando l’immagine migliore che, invece, certe situazioni riescono quotidianamente a narrare. Il Maestro ha potuto essere testimone di questa metamorfosi positiva della città e della provincia in più di un’occasione, cioè quando si è esibito al teatro Francesco Cilea e quando si è avvicinato ai giovanissimi componenti dell’Orchestra, che rappresenta un momento di reale aggregazione in grado di coinvolgere ragazzi di diversa estrazione sociale, culturale ed economica. Non possiamo che ringraziare Riccardo Muti – conclude il Sindaco Raffa – per aver assunto questo ruolo di testimonial nei confronti del territorio reggino, consapevoli che la sua autorevole voce in campo culturale, confutata da una straordinaria carriera, possa divenire l’eco delle eccellenze che nascono e si esprimono con successo, pur a fronte di difficoltà, nella nostra terra”.

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