Il consigliere della VI Circoscrizione Canale: “Il lavoro tenace dell’assessore Gatto è orientato solo verso il bene collettivo”

Reggio Calabria. Città colabrodo? Ce l’abbiamo. Disoccupazione? Ce l’abbiamo. Difficoltà delle imprese non solo a guadagnare, ma anche solo a tirare avanti? Ce l’abbiamo. Sanità allo sbando? Ce l’abbiamo. Sfruttare poco le enormi potenzialità turistiche e del Terzo Settore che la città ha, ma che giacciono, non tanto per la mancanza di idee ma, soprattutto, per l’incapacità di coloro i quali hanno raccolto la non semplice eredità scopellitiana, pensando che potessero vivere della rendita del suo lavoro decennale senza immaginare che di fronte ad ogni minimo successo amministrativo si cela un lavoro duro, durissimo e senza tregua? Ce l’abbiamo. Personaggi grotteschi che, impoltronati nelle loro belle stanze dei bottoni, parlano di politichese e non di politica senza neanche  per sbaglio uscire il naso fuori a dar conto ai cittadini del loro (non) operato? Ce l’abbiamo. Cosa ci manca? Ah, sì, ci manca una classe politica che trovi una soluzione ai sopracitati problemi, fermo restando che quelli sopraelencati sono solo i più urgenti ed evidenti. Amministrare una città è altra cosa. Questa non è più politica, ma un gioco al massacro in cui le vittime sono solo i cittadini. Se volessi parlare in “politichese” potrei dire che gli attacchi a Paolo Gatto da parte di Nino Foti sono, oggettivamente, delle mosse strategiche atte ad una sua eventuale candidatura alle prossime elezioni politiche con l’inderogabile riforma elettorale. Alcune domande sorgono spontanee: perché  un coordinatore come Foti (nominato e non eletto) ricopre un ruolo così importante senza mai essere presente sul territorio? Perché nessuno ricorda che Gatto è candidato già da luglio, cioè prima che gli fosse conferito l’incarico di assessore? Perché Tuccio prima dice che il problema  non è Gatto, salvo poi ritrattare e additare la sua presenza in Esecutivo come il peccato originale di tutto il male della città? Ma stiamo scherzando? Pensano veramente di poter continuare così? Io sono ogni giorno sulla strada a lavorare per la cittadinanza, insieme a me c’è Paolo Gatto e la gente vede e sa che il suo lavoro è tenace e  duro ed ha un unico credo: il bene collettivo nel settore di sua competenza. I signori accomodati non riescono a trovare un solo difetto nell’azione pratica di Paolo Gatto e per questo si attaccano al tram  di Fli o a quello delle prossime elezioni. Basta. Vergognatevi. Cari Tuccio, Foti e compagnia bella, invece di perdere tempo in chiacchiere sterili, inutili e stupide, fate come noi: lavorate, lavorate, lavorate. Conoscendovi e sapendo che vi interessa solo mantenere le vostre dorate poltrone, vi consiglio di svegliarvi dal vostro letargo per sentire l’aria nuova che si respira in città: solo chi merita verrà premiato, solo chi lavora duramente avrà consenso. Noi l’abbiamo sempre fatto e continuiamo a farlo. Per voi invece è ora di cominciare.


Giuseppe Daniele Canale

Consigliere Sesta Circoscrizione/Sbarre

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