Lamezia. Sequestrati beni per 2 milioni di euro a Domenico Torcasio

Lamezia Terme (Catanzaro). Nella giornata di ieri, personale della sezione misure di prevenzione della Divisione polizia anticrimine della Questura di Catanzaro, diretto dal sostituto commissario Rosina Carolei, ha proceduto al sequestro patrimoniale di beni di ingente valore economico a carico di Domenico Torcasio, 42enne nato a Nicastro ora Lamezia Terme, ivi residente in contrada Carrà Mazzei ai sensi della vigente normativa antimafia sulle misure di prevenzione.
Il provvedimento è stato emesso dalla terza sezione penale del Tribunale di Catanzaro su richiesta del Questore Vincenzo Roca.
Il Torcasio, appartenente all’omonima cosca mafiosa operante a Lamezia Terme, figlio di Teresina Cerra e fratello di Nino, Giovanni ed Antonio, uccisi in agguati di stampo mafioso, è recluso presso la casa circondariale di Agrigento a seguito di ordinanza custodiale emessa dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme in data 8.1.2009, per il reato di tentata estorsione aggravata in concorso, commessa ai danni di imprese commerciali operanti nel comprensorio lametino.
Il provvedimento preso nei confronti del Torcasio, ex sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di anni tre, irrogatagli nell’anno 1999, è conseguente ai numerosi ed univoci elementi specifici accertati dai poliziotti dell’ufficio misure di prevenzione della divisione anticrimine nel corso di pochi mesi di indagini, che hanno dimostrato come l’uomo possa essere ricondotto alla categoria di persone che vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose.
Gli elementi investigativi raccolti (fonti documentali, fonti conoscitive) hanno delineato, infatti, l’attualità della pericolosità sociale del Torcasio, presupposto del sequestro di prevenzione patrimoliale effettuato, il quale ha operato nel settore delle estorsioni in concorso con altri esponenti del crimine organizzato, con condotte che risultano espressive del concetto di appartenenza richiesto dalla suddetta normativa in materia di misure di prevenzione per l’irrogazione delle misure personali e patrimoniali.
L’esecuzione della misura patrimoniale, che ha interessato i sottoelencati beni mobili ed immobili, ubicati nei comuni di Lamezia Terme e Serravalle scrivia (AL) è avvenuta contemporaneamente nelle dueregioni:

Il valore complessivo dei beni, affidati per la gestione ad amministratore nominato dall’autorità giudiziaria, è di circa 2 milioni di euro.
Un decisivo intervento, per il ripristino della legalità, è rappresentato, dunque, dal sistema delle misure di prevenzione patrimoniale, idoneo ad individuare i capitali di provenienza illecita che costituiscono le risorse fondamentali delle consorterie mafiose.

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