I consigli dell’artificiere della Polizia per un uso corretto dei botti di Capodanno

Reggio Calabria. L’informazione è la migliore arma. Andare fra i banchi di scuola e dire ai ragazzi che cosa può succedere, aiuta a prevenire conseguenze che, in alcuni casi, possono essere anche tragiche. Continua, come disposto dal Ministero dell’Interno, l’attività informativa che la Questura reggina ha predisposto nelle scuole cittadine, e anche della provincia, in materia di giochi d’artificio e articoli pirotecnici. Nel periodo precedente le festività natalizia come ogni anno gli artificieri del XII Reparto Mobile incontrano, insieme ai poliziotti di quartiere, gli studenti per informali sul corretto uso di materiale pirotecnico. Questa mattina, presso la sala conferenze “Nicola Calipari” della Questura, è stata illustrata l’attività posta in essere della Polizia di Stato. Al tavolo dei lavori erano presenti l’artificiere della Polizia di Stato e il commissario capo Enrico Palermo, vice dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, il quale ha sottolineato principalmente il ruolo educativo e informativo svolta dagli uomini in divisa. “Al pari di qualsiasi altro soggetto che svolga il ruolo di educatore nella società – ha affermato Palermo – anche il Poliziotto ha questo delicatissimo compito. I ragazzi delle scuole vanno protetti, al pari di qualsiasi altro soggetto debole della società ed è qui che si inserisce il ruolo del poliziotto di quartiere”. La polizia quindi, per la gente e tra la gente. “L’unico modo per proteggerli- ha continuato il vice dirigente dell’Upgsp – è informarli, è andare fra loro e dirgli quali sono i rischi in cui vanno in contro”.
Le vacanze di Natale, momento allegro e felice, ogni anno, purtroppo, rischiano di diventare un momento triste per le famiglie. Un uso sbagliato di bombette e altro materiale pirotecnico può mettere in serio pericolo chi crede di passare qualche momento divertente. Maggiori dettagli sono stati esposti dall’artificiere del XII Reparto Mobile, massimo esperto nel settore. “Quello che più ci preoccupa – ha affermato durante l’incontro con la stampa – non è l’uso di materiale illegale, ma l’uso errato di quello legale. I ragazzi sono molto “creativi”, magari smontano i fuochi d’artificio, ad esempio i petardi, li vogliono assemblare anche con altro materiale, e non sanno che maneggiando con estrema imprudenza tali sostanze, possono anche creare degli effetti rischiosissimi. Una bombetta messa nel capello del giubbotto del compagno di classe che siede davanti, si pensa possa essere uno scherzo, pur di cattivo gusto, banale. Ma non solo, se quell’indumento è realizzato con un tipo di tessuto particolare, gli effetti dell’esplosione possono essere pericolosi.
“Per farli riflettere – ha continuato l’artificiere – mostriamo loro le foto di alcune persone che per un uso sbagliato di questo materiale hanno perso dita, mani, occhi. Immagini devastanti che non sono finte, sono reali. Un ruolo fondamentale perché non accadano effetti indesiderati, devono svolgerlo gli adulti. Oltre a comprare del materiale legale, devono seguire perfettamente le istruzioni riportate sulla confezione e naturalmente devono supervisionare l’uso che i ragazzi fanno del materiale pirotecnico”. Anche gli adulti comunque, devono stare attenti. Non perché sono adulti vuol dire che a loro non possa succedere nulla. Usare sempre prudenza quando si maneggiano questi articoli e soprattutto usare sempre la testa.

Angela Panzera

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