Catanzaro. Processo Menta: dissequestrati i beni dei funzionari Sorical

Catanzaro. Con ordinanza depositata in data 10.1.2011, il Tribunale del riesame di Catanzaro ha accolto il ricorso proposto dal’ingegner Gianluca Pugliano, direttore dei lavori per conto della So.Ri.Cal. S.p.A., annullando il provvedimento di sequestro preventivo di somme e beni immobili, fino alla concorrenza di € 2.143.383,88, adottato dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura del medesimo Tribunale, ai danni, tra gli altri, del predetto ingegner Pugliano. Analogo provvedimento, adottato nei confronti dell’Ingegner Baietti, ex Responsabile del procedimento incaricato da Sorical, era stato già precedentemente revocato. La misura reale  era stata applicata nell’ambito di un procedimento penale che aveva preso le mosse dalle denunzie inoltrate dalla ditta “Franco Giuseppe s.r.l.”,  in riferimento all’aggiudicazione in favore della A.T.I. “Vincenzo Restuccia s.r.l.” di una gara d’appalto, indetta dalla So.Ri.Cal. s.p.a. per la realizzazione dello schema idrico di derivazione dall’invaso sul torrente Menta per l’alimentazione idropotabile della città di Reggio Calabria. In seguito a tali denuncie sull’asserita irregolarità delle forme di aggiudicazione dell’appalto (irregolarità ritenuta inesistente -con sentenza passata in giudicato- dal Tribunale Amministrativo di Reggio Calabria), l’Autorità giudiziaria affidava delle consulenze tecniche per accertare la veridicità dei fatti. Sulla scorta delle asserzioni dei propri consulenti tecnici la Procura di Catanzaro ipotizzava la perpetrazione di varie ipotesi delittuose di turbativa d’asta, abuso d’ufficio, truffa e falso,ottenendo il sequestro dei beni. All’udienza del 7.1.2011, la difesa dell’ingegner Pugliano rilevava e dimostrava la manifesta erroneità dei rilievi tecnici precedenti e richiedeva l’annullamento del decreto di sequestro. A sostegno delle proprie tesi la difesa depositava una corposa memoria, una propria consulenza tecnica e documentazione probatoria, utili a dimostrare  l’esemplare correttezza dei funzionari di Sorical nel processo nella realizzazione di quell’importante opera pubblica, ormai giunta in prossimità del suo stadio finale. I giudici del Tribunale del riesame catanzarese hanno ritenuto fondate le tesi difensive, disponendo l’annullamento del provvedimento cautelare e il dissequestro di tutti i beni. Sorical è impegnata ad assicurare il rispetto della legge, trasparenza e tracciabilità della azioni dei propri dipendenti e, pur esprimendo soddisfazione per la decisione del Tribunale del riesame di Catanzaro ribadisce lo spirito di totale collaborazione e  la propria fiducia sia nell’operato della magistratura inquirente che in quella giudicante, in prima linea a difendere i valori della legalità in Calabria.

Ufficio Stampa SO.Ri.Cal.

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