Il governatore Scopelliti traccia il primo bilancio: “Mesi difficili, ma ricchi di risultati”

Catanzaro. Nel corso della conferenza stampa in cui ha tracciato un bilancio iniziale dei primi mesi di governo, il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ha reso noto che entrerà presto in vigore una legge che permetterà alla Regione di supportare le aziende tenute sotto scacco dai clan della ‘ndrangheta. Si tratta di una serie di norme già licenziate dalla Giunta e che approderanno in aula a Palazzo Campanella nella seduta del Consiglio regionale prevista per il 22 febbraio. Scopelliti ha spiegato che “la legge permette di inserire le aziende che hanno denunciato e che sono vittime di racket o usura in una short list che la Regione utilizzerà per affidare commesse sotto soglia. Oltre agli enti subordinati, mi auguro possano partecipare anche altri enti”. Il governatore ha poi specificato che si tratta di un progetto normativo articolato in tre norme ed ha voluto rivendicare i meriti propri e della maggiornaza di centrodestra in un contesto politico-mediatico in cui “c’è chi urla ai quattro venti il suo impegno contro la ‘ndrangheta, mentre noi produciamo atti concreti. Con questo provvedimento mandiamo un messaggio importante, perchè è successo che chi ha denunciato il racket poi è rimasto isolato”. Il presidente della Regione ha continuato toccando tutti i tasti che sono stati pigiati in questa prima fase di gestione, rimarcando  il sostegno fin qui ricevuto dal Governo Berlusconi che, pur non avendo stanziato risorse aggiuntive rispetto a quelle previste, si è distinto in una concreta azione di affiancamento al fine di avviare a soluzione le urgenze che attanagliano la Calabria. Scopelliti, a tal proposito, ha sottolineato che “ad esempio sulla sanità abbiamo avuto un’attenzione particolare sia dei ministri Tremonti e Fazio che dello stesso Berlusconi. Nel concreto, nelle azioni quotidiane, posso dire che si è trattato di scelte importanti per il sud e noi non possiamo non tenerne conto. Anche per quanto riguarda il ministero degli Esteri, costante è  l’attenzione del ministro Frattini sui problemi del sud e del Mediterraneo”.  L’attenzione si è poi spostata sui lavori preparatori del Ponte sullo Stretto a proposito della cui costruzione, Scopelliti ha rivelato che “stiamo lavorando per l’individuazione di 4.500 figure da impegnare per la realizzazione”, aggiungendo, peraltro, che i prescelti saranno sottoposti ad un periodo di preparazione professionale. Sempre in tema di infrastrutture, appare, come sempre, meritevole di considerazioni, lo stato dell’arte sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, in quanto, ha affermato il governatore “siamo fiduciosi del lavoro portato avanti dal ministro Matteoli, ma siamo vigili e attenti. Il confronto con Governo nazionale e Anas  è vivo e acceso, spesso con posizioni diverse. Devo dire, viaggiando quasi ogni giorno, che c’è un andamento positivo dei lavori, ma vogliamo un’accelerazione”. Dai collegamenti stradali a quelli aerei, Scopelliti ha spostato l’oggetto dell’incontro con la stampa sulle condizioni in cui si trovano gli aeroporti della Calabria e, dopo essersi detto sicuro che nessuno tra loro è destinato a cessare le attività, ha annunciato che “domani sera incontrerò a Reggio le istituzioni locali perché  bisogna parlare delle prospettive dello scalo, mentre per Crotone c’è un forte impulso dopo l’avvio di una nuova collaborazione con un personaggio romano di fama”.  A questo primo appuntamento se ne aggiunge un secondo, in programma giovedì a Roma “per la firma di un accordo finalizzato al potenziamento dei servizi aeroportuali, con l’impiego di risorse nazionali ed europee”. L’idea di base, prossima ad essere realizzata, si fonda sulla predisposizione del piano regionale dei trasporti per il quale è previsto lo stanziamento di un fondo ulteriore di 6 milioni di euro. Scopelliti ha, peraltro, colto l’occasione per rendere noto che sarà approntato “il controllo satellitare sul servizio svolto dalle ditte concessionarie delle autolinee per verificarne il chilometraggio e rientra fra le priorità il miglioramento dei servizio ferroviario offerto da Trenitalia”. Sempre a proposito del sistema ferroviario, il governatore ha confermato di essere in totale disaccordo con le misure contenute nel programma di ristrutturazione predisposto da Ferrovie della Calabria.  Ma è il porto di Gioia Tauro a rappresentare in questo momento una delle priorità dell’esecutivo regionale e, al riguardo, Scopelliti ha commentato le recenti difficoltà del terminal, dicendosi convinto che “ci sia stata una strumentalizzazione dovuta al monopolio da parte della compagnia che gestisce il polo containers. Occorre uscire dalla logica del solo granshipment, il che non significa attaccare la Mct ma vuol dire allargare l’attività all’area industriale di Gioia Tauro ed andare oltre gli attuali 1.200 posti, che sono già una grande risorsa. Gli spazi di crescita di Gioia Tauro sono enormi. Invito tutti a pensare che Gioia Tauro non è solo Mct e Contship, ma è un’opportunità per tutto il Sud ed anche per tutto il Paese”. Analizzando, dunque, l’attività esercitata dalla nuova Amministrazione regionale, il governatore si è detto complessivamente soddisfatto, pur nella consapevolezza delle difficoltà incontrate. Scopelliti ha posto l’accento sul fatto che “insieme alla vicepresidente Stasi  abbiamo lavorato soprattutto per il coordinamento di iniziative legate all’emergenza, ma anche per l’utilizzo mirato e adeguato dei fondi comunitari. Abbiamo messo in campo una macchina che si sta rivelando efficiente ed in 8 mesi abbiamo dato risposte importanti. Abbiamo messo in campo una politica di azioni virtuose con la collaborazione del Consiglio che ha varato leggi importanti”. E’ di tutta evidenza quanto, in un contesto simile, si debba avere la capacità di sfruttare fino all’ultimo centesimo i fondi di cui si dispone e quelli di derivazione comunitaria rappresentano una voce di straordinaria rilevanza. Alla luce del quadro che si presenta davanti a chi deve governare in una situazione che presenta notevoli difficoltà dal punto di vista economico-finanziario, diventa, quindi, fondamentale, “garantire la qualità degli investimenti è la vera sfida di questa Giunta regionale. Dobbiamo diventare virtuosi attraverso il miglioramento delle azioni. Basta con i progetti sponda, che servono soltanto per rendicontare la spesa. Ciò che finanziamo deve essere funzionale a un progetto di largo respiro. La Giunta ha speso al 31 dicembre scorso 267 milioni di euro contro i 253 previsti sul fondo Fesr, vale a dire  14 milioni in più di quanto previsto. E per l’Fse, il fondo sociale europeo, abbiamo speso 5 milioni in più rispetto al target previsto. Abbiamo destinato 5 milioni di euro al settore della pesca ed abbiamo istituito l’enoteca e l’oleoteca regionale. Per il 2011 c’è l’impegno di coinvolgere ancor più l’Arcea, l’agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura, che ha già erogato risorse ingenti. Entro la fine di giugno porteremo a compimento la riforma degli enti sub regionali, Arssa e Afor”. Circa le emergenze connesse ai rischi ambientali il governatore ha spiegato che “l’impegno della Giunta regionale è  passato per il piano finalizzato alla bonifica dei 33 siti ad alto rischio, a partire dall’area industriale di Crotone. Per il futuro l’impegno maggiore sarà concentrato sulla riduzione degli scarichi inquinanti, per il potenziamento e la diffusione della raccolta differenziata dei rifiuti. Bonifiche e tutela delle acque potranno contare sui 53 milioni di euro stanziati con il fondo Fesr”. Un disegno che si sposa con la necessità di tutelare il territorio dai rischi, sempre incombenti, provocati dal dissesto idrogeologico in funzione del quale, ha reso noto il presidente della Regione, sono disponibili 220 milioni di euro dei quali “cominceremo a impegnare i primi 110 milioni col supporto di un commissario governativo”. Scendendo nei dettagli dei provvedimenti assunti in questi primi otto mesi, Scopelliti ha sintetizzato i risultati affermando che “sono state approvare 179 leggi; abbiamo avviato la cabina di regia per la montagna e, soprattutto, abbiamo approvato per la prima volta nella storia della Regione, il bilancio entro il 31 dicembre nel rispetto del patto di stabilità”. Dopo aver ricordato l’intesa con il ministero dell’Istruzione grazie alla quale sono stati stanziati 6 milioni di euro con cui alleviare le difficoltà dei precari della scuola, il governatore ha focalizzato la sua analisi sul sistema universitario svelando che “nei prossimi mesi procederemo alla pubblicazione del bando finalizzato al rimborso dei master sostenuti dai neo laureati con una disponibilità di 8 milioni di euro”. Una misura che va aggiunta al progetto che riguarda la nascita della scuola di alta specializzazione e formazione realizzata con il supporto delle università “Bocconi” e “Luiss” e che prevedrà, tra l’altro, l’istituzione di corsi specificatamente finalizzati alla preparazione dei nuovi manager da immettere nel sistema gestionale della sanità calabrese. Riguardo al circuito imprenditoriale, Scopelliti ha elencato i provvedimenti che, sfruttando i  100 milioni messi a disposizione delle aziende, hanno puntato a fronteggiare la crisi economica. Tra queste misure, è stata rimarcata l’incidenza dei “pacchetti integrati finalizzati alla ristrutturazione del credito bancario. Altri 40 milioni di euro sono destinati alla formazione di soggetti beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga. Ed è prossima la pubblicazione del bando per 520 operatori socio-sanitari”. Sempre a proposito della competitività delle imprese calabresi, il presidente della Regione ha messo in risalto quanto decisivo possa essere il ruolo della Regione nell’apertura a nuovi mercati e lo ha fatto evidenziando che “la Calabria rappresenta appena lo 0,08% della spesa dei fondi finalizzati alle esportazioni. Metteremo in campo una serie di progetti legati a realtà estere”. Il tema è strettamente intrecciato a quello, delicatissimo, del lavoro e, in questo ambito, Scopelliti ha annunciato che i 140 dipendenti di Sviluppo Italia Calabria troveranno molto rapidamente il giusto riscontro alle loro legittime aspirazioni, eliminando il rischio che vadano ad incrementare la già cospicua massa di disoccupati. In relazione, invece, alla gestione del personale, il governatore ha annunciato che “saranno attivati terminali per la rilevazione delle presenze dei dipendenti”. Lungo l’excursus ideale dei provvedimenti già approvati, il governatore ha messo in fila la sottoscrizione dell’intesa relativa all’assunzione dei 100 neo laureati, il nuovo accordo contrattuale con i dirigenti della Regione, il provvedimento normativo sugli incentivi creati per favorire l’esodo dei dipendenti ed ha annunciato che presto finiranno sotto la lente d’ingrandimento le risorse che servono a mantenere l’apparato della burocrazia. Soddisfazione è stata poi espressa dal presidente della Regione in riferimento alla diminuzione, pari al 10%, delle spese sostenute per il pagamento dell’affitto delle sedi sparse sul territorio. E’ nota l’attenzione che Scopelliti ha da sempre riservato nell’ambito della sua attività amministrativa al turismo ed al conferimento di un’immagine solida di Reggio prima e della Calabria adesso. Fondamentali, quindi, nello scenario strategico disegnato dal governatore, le misure che riguardano lo sviluppo del settore e che partono dai bandi di prossima pubblicazione funzionali alla crescita della ricettività alberghiera. A questo scopo sono stati destinati 50 milioni di euro cui si aggiunge un “piano di promozione turistica su cui sarà investito un milione e mezzo di euro”. Non poteva mancare un poderoso accenno alle vicende più strettamente politiche, in particolare quelle legate a spostamenti di equilibri “romani” le cui conseguenze potrebbero riverberarsi sull’attività degli enti locali. Guerre di posizione, strategie e alleanze nazionali che non turbano il presidente della Regione che, al riguardo, ha spiegato che “il rapporto tra Udc e Pdl alla Regione Calabria non è in discussione. C’è una condivisione della strategia e del progetto, quando sarà costituito il terzo polo vedremo. Molto chiaramente, il Presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico ha detto che c’è un accordo; così come il segretario regionale Gino Trematerra ha ribadito che chi non segue questa linea è fuori dall’Udc. Pertanto, semmai, è l’Udc che deve chiarire i problemi al suo interno. E’ ovvio che Scopelliti è il coordinatore regionale del Pdl, quindi, l’accordo dell’Udc è con il Pdl, del quale, peraltro, faccio parte dell’Esecutivo nazionale. Capisco anche che c’è la tentazione di costruire il terzo polo, ma è un problema che deve spiegare l’Udc”.

Nicola Martino

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