“AIDS Perché serve parlarne” tema del convegno organizzato dala Piccola Opera Papa Giovanni

Reggio Calabria. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un costante e pericolosissimo abbassamento del livello di guardia sulla questione AIDS. Non se ne parla più, eppure il problema continua ad essere presente. Nonostante il contagio sia diminuito il numero dei sieropositivi è sempre troppo alto, tenendo conto del fatto che oggi della malattia si “dovrebbero” ormai conoscere bene le vie di contagio. In questi anni sono diminuite le infezioni su persone omosessuali, tossicodipendenti e prostitute e invece sono aumentate quelle su persone eterosessuali, segno evidente di una consapevolezza sempre meno presente, soprattutto tra coloro i quali non appartengono alle cosiddette categorie a rischio. Inoltre l’elevato flusso di immigrazione, ha portato in Italia molti stranieri che vengono a conoscenza di essere affetti dal virus solo in caso di malattia conclamata o patologia correlate. Il problema della disinformazione è ancora più grave per quanto riguarda i giovani: gli adolescenti ed i ragazzi con meno di 20 anni hanno sentito parlare poco e male di HIV ed AIDS, tanto che il 30% delle persone sieropositive scoprono di esserlo solo dopo essersi ammalate di AIDS. Un giovane su 5 crede che si possa guarire dall’AIDS ed 1 su 4 che esiste già un vaccino per la malattia. Quasi un giovane su 10 ritiene che si possa riconoscere un sieropositivo solo dall’aspetto fisico, ed 1 su 5 è convinto che la pillola anticoncezionale può evitare il contagio. Dati che evidenziano una situazione di fortissimo rischio, soprattutto per quanto potrà accadere nel prossimo futuro. Ma parlare di AIDS è importante anche per chi purtroppo la malattia è già costretto a viverla. Nei confronti delle persone in AIDS c’è ancora uno stigma forte dovuto alla disinformazione: ancora oggi ad esempio ci sono medici dentisti che rifiutano le cure alle persone sieropositive. Si tratta di una chiara retrocessione sul piano della tutela dei diritti che abbiamo più volte denunciato ma che non ha trovato risposta sul versante istituzionale. Di tutto questo si parlerà ad un convegno organizzato dalla Casa Famiglia per malati di AIDS Don Italo Calabrò della Piccola Opera Papa Giovanni che si terrà il prossimo 3 febbraio alle 17,30 presso il Centro Papa Giovanni in via Vallone Mariannazzo snc. Un convenga che ha l’obiettivo di rilanciare il problema AIDS facendo il punto sulla situazione a Reggio Calabria, consentendo il confronto di operatori pubblici e privati del settore. Il convegno prevede la partecipazione, tra gli altri, del Dott. Giovanni Gaiera, presidente nazionale del C.I.C.A. Coordinamento Italiano delle Case Alloggio per peisone con HIV/AIDS. Interverranno inoltre, oltre al Presidente della Piccola Opera Pietro Siclari, anche il Direttore della Caritas Diocesana Don Nino Pangallo, il Direttore del Dipartimento delle Dipendenza ASP 5 Dott. Caterina De Stefano, il medico di Malattie Infettive degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, Dottssa Maria Stella Carpentieri, Foperatore della Casa Don Italo Matteo De Pietro ed il Direttore Tecnico della Piccola Opera Avv. Luciano Squillacì.

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