Intervista a Micaela Foti, il giovanissimo talento reggino la prossima settimana al Festival di Sanremo

di Raffaele Putortì
Reggio Calabria. Mancano solo quattro giorni all’inizio del festival musicale più prestigioso del nostro paese, il Festival di Sanremo, giunto alla sua sessantunesima edizione. Chi sarà l’artista più giovane che calcherà il mitico palco dell’Ariston? Orgogliosamente rispondiamo Micaela Foti, in arte Micaela, diciassettenne reggina. Siamo andati a casa sua per intervistarla, ci apre la madre, sorridente e accogliente e incontriamo Micaela, al telefono, che si congeda da una sua amica, pronta per l’intervista. È cambiata la sua vita in questi ultimi tempi? Sotto alcuni aspetti sì, ci sono più impegni ed importanti, ma ciò non mette in discussione i valori fondamentali di questa vitale ed energica ragazza: la famiglia, lo studio, l’amicizia.

I: Micaela, mancano solo quattro giorni all’inizio del festival, sei emozionata?
M: sì, certamente, ma non nervosa, anzi posso dire di essere tranquilla, e che tutta questa emozione si trasformerà solo in carica positiva. Martedì sera verremo presentate e poi quattro di noi della sezione Giovani canteranno mercoledì, e quattro giovedì.

I: parliamo del tuo brano, Fuoco e cenere, è una canzone d’amore, incentrata sulla mancanza di una persona cara che non c’è più, ed è un brano che lascia molta libertà interpretativa, amore inteso nel senso più ampio del termine, vero?
M: sì, è un testo molto forte, che trasmette molte emozioni. L’ho sentito subito mio. È un amore che va oltre la vita, io lo dedico a mio nonno che purtroppo non c’è più. Sono convinta che ognuno saprà interpretare questa canzone in maniera molto personale.

I: per te hanno già scritto artisti del calibro di Gatto Panceri e Pat Legato (arrangiatore dei Simple Minds), vorresti scrivere tu un testo per te? Ti interessa l’esperienza cantautorale?
Micaela sorride e dà una risposta che dimostra la maturità e già la professionalità della giovane ragazza.
M: sì, mi interessa, sto cercando di scrivere, ci sto lavorando, è un lavoro non semplice e ci vuole molto studio. L’esperienza con Gatto è stata molto positiva, mi ha cercato dopo avermi notata a Ti lascio una canzone, e il pezzo Da sola sì è nato dopo una chiacchierata in cui gli ho parlato di me. Poi è stato scritto il brano.

I: quindi è un brano su misura per te?
M: praticamente sì.

Ritorna la madre ed arriva anche la sorella, ci offrono un caffè e dei biscottini, molto gentilmente. La famiglia è importante per la giovane cantante, è il suo portafortuna, lunedì partiranno tutti per Sanremo. I genitori son stati una guida preziosissima anche sotto il profilo professionale della ragazza, che così giovane, dopo il successo televisivo, a quindici anni, si è trovata di fronte un ampio ventaglio di scelte. Andare in tournè con gli altri ragazzi? Fare delle serate? Per una quindicenne è difficile scegliere e barcamenarsi e allora si è deciso di seguire un progetto, un processo faticoso, lungo, che ha portato fino a Sanremo. Non male, a soli diciassette anni! L’impegno e il coraggio delle scelte son stati sicuramente ripagati.
Micaela si prende la sua parte di complimenti, ma sa anche ringraziare e oltre che verso la sua famiglia esprime bellissime parole nei confronti di tutti noi

M: so di rappresentare anche la Calabria, ed è anche grazie ai calabresi e in particolar modo ai reggini che il mio sogno si è concretizzato. Grazie.

Prima di congedarmi pongo l’ultima domanda:
I: Micaela, ancora non sai se canterai mercoledì o giovedì. Quando preferiresti? Mercoledì, poiché fremi, vuoi affrettare l’evento, o giovedì, per caldeggiare un po’ più a lungo il sogno?
M: non saprei, per me è uguale, tanto, mercoledì o giovedì l’emozione sarà grandissima comunque.

In bocca al lupo Micaela.

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