Mobilitazione del 13 febbraio “Se non ora quando?”: appello alle donne democratiche della provincia

Reggio Calabria. “Le donne libere sono il contrario delle donne leggere!”. Le pari opportunità sono un diritto costituzionale e civile che non può essere sconvolto da una deriva maschilista e deviata che utilizza il genere femminile come fa del proprio potere patrimoniale, insultando anni di battaglie civili e democratiche in nome di una pari rappresentanza nel mondo del lavoro, delle istituzioni e della società civile organizzata, capace di produrre nel nostro paese un welfare solidale ed efficace per impegno concreto sul campo delle competenze e delle esperienze. Gli art.1, 3, 29, 37, 51, 117 della nostra costituzione si interessano di garantire tutti i principi per cui ogni donna può sentirsi parte di una struttura sociale ed istituzionale misurandosi con le proprie scelte morali ed etiche, senza doverle “vendere al sultano di corte”, per raggiungere posizioni e luoghi in cui “il corpo è diviso dalla testa e conta di più di quest’ultima”. Un’Italia degradata, che minaccia ogni giorno, nei suoi percorsi anticostituzionali ogni livello civile di appartenenza politica, economica e sociale ad uno stato liberale, laico e democratico e di genere. Noi donne democratiche del Sud, sappiamo poi, quanto la resistenza a ostacoli territoriali e culturali, ci veda ancora più impegnate in percorsi faticosi di raggiungimento di posizioni professionali, istituzionali e lavorative e come questo sia identitario per chi sceglie di farlo essendo, sposa, madre, o anche sorella e compagna. Per questo e per tutte le ragioni che ci vogliono vedere “donne libere e non donne leggere”, abbiamo aderito al Comitato che organizza anche a Reggio Calabria, la Giornata di Mobilitazione di domenica 13 febbraio partendo alle ore 17:00 da piazza Camagna. Pertanto facciamo un appello alla partecipazione alle donne del PD della provincia di Reggio Calabria ed alle associazioni a cui partecipiamo con le nostre attività, ma anche ai democratici, agli uomini capaci di condividere il percorso paritetico nella dignità e nel rispetto della diversità di genere. Sappiamo che noi quel giorno ci saremo con la nostra faccia, unitamente a tutte le donne che si mobiliteranno, coscienti che non si tratta di una manifestazione contro tutte le Ruby del mondo, ma per un’Italia migliore, un governo “altro ed alto” che non violenti ancora la nostra dignità.

Consuelo Nava, Giuliana Russo, Atonia Lanucara,
Sindaco Elisabetta Tripodi, On. Maria Grazia Laganà Fortugno

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