Falerna. Sequestrata una ditta di pneumatici interessata nel 2010 da un incendio

Falerna (Catanzaro). Il 22 gennaio 2010 alle ore 20.00 circa, nell’area industriale di Falerna nei pressi dello svincolo autostradale, all’interno di una ditta per il trattamento e la sostituzione di pneumatici, divampò un terrificante incendio che, alimentato dalle enormi cataste di gomma giacenti, fece impiegare ai Vigili del Fuoco, ben tre giorni per domarlo completamente. Enorme fu lo spavento iniziale per gli abitanti della zona per il timore che le fiamme potessero propagarsi alle abitazioni limitrofe fino a quando i Vigili del Fuoco non riuscirono, dopo alcune ore di intenso e rischioso lavoro, a delimitare l’incendio.  Molta fu anche la preoccupazione per il danno ambientale e per la salute pubblica potenzialmente causati dall’intenso fumo nero sprigionatosi dalle fiamme. Parte della ditta restò sotto sequestro per diverso tempo per accertare la natura dell’evento. A distanza di un anno dallo spaventoso incendio, i militari che hanno sempre continuato a tenere sotto osservazione la situazione, colpiti dal vedere nuovamente accumulate enormi cataste di pneumatici usati e triturati, nonché residui del disastro dell’anno prima, hanno deciso di vederci chiaro. Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Falerna, unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro, hanno proceduto al controllo della ditta, riscontrando violazioni in ordine allo smaltimento dei rifiuti. In particolare hanno rilevato che nella parte di capannone andato in fumo vi erano ancora residui della combustione dell’anno precedente la cui bonifica era stata assegnata con gara d’appalto del Comune di Falerna ad una ditta specializzata, nonché nella parte anteriore rimasta integra, erano stati accumulati altri pneumatici e montagne di gomme triturate. Uno smaltimento di rifiuti non conforme alla normativa e la necessità di scongiurare il ripetersi di  episodi analoghi a quello dell’anno precedente, hanno indotto i miltari a porre posto sotto sequestro parte del capannone incendiatosi l’anno scorso e tutto il materiale accatastato dinanzi al piazzale della ditta. Ulteriori indagini sono in corso.

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