ReteRADICI: presentato il 1 marzo a Reggio

Reggio Calabria. Musica, arte, azioni in piazza, lezioni di lingue e momenti di socialità multietnica. È il cartellone delle iniziative lanciato dalle associazioni, dai movimenti, dai soggetti e dalle comunità migranti che si riconoscono nella reteRADICI per onorare anche nella provincia Reggio Calabria una data importante, quella del Primo Marzo. È il giorno dell’orgoglio migrante, che apre la settimana antirazzista nazionale, è il giorno dei diritti dei migranti e della dignità di tutti. Insieme alle comunità migranti di Rosarno e Drosi, a rappresentanti delle comunità di Reggio Calabria, la reteRADICI scende in piazza l’1 marzo alle ore 12 con un momento simbolico: un flash mob al Teatro Cilea per rivendicare il diritto di cittadinanza dei migranti, anche di quelli che stanno arrivando e arriveranno. Tunisia, Egitto, Libia, rivoluzioni mediterranee che tutto il mondo saluta positivamente e che mettono l’Italia di fronte a una scelta: chiudersi in una fortezza o garantire il diritto d’asilo e ritrovare una centralità mediterranea. Nella giornata del Primo Marzo sarà anche inaugurata la mostra “Rosarno, anno uno”, realizzata da Giordano Pennisi per la reteRADICI e allestita al tapis roulant di Reggio Calabria fino al 7 marzo. Un fotoreportage che racconta per immagini i momenti salienti delle lotte che, a partire dalla rivolta di Rosarno, hanno riportato le rivendicazioni dei migranti nell’ambito del processo democratico, fino alla manifestazione dello scorso 11 gennaio. In serata due momenti di interculturalità concreta, con la proiezione del Cinemagnolia e una cena a base di piatti tipici dal mondo. Il 2 marzo si torna in piazza con un’iniziativa provocatoria: lezioni di lingue con i migranti come insegnanti e artisti di strada a contorno. Il 3 marzo spazio alle testimonianze degli attivisti di Bandafalò, Gente d’Africa e Karibu, di ritorno dalla missione in Africa, accompagnate da un reading di poesie africane e dal concerto di un gruppo di artisti impegnati, con guest star il grande Mimmo Martino dei Mattanza. Spazio anche allo sport solidale con una partita di calcetto antirazzista africani contro giornalisti e attivisti. E spazio al comunicattivismo antirazzista con sondaggi, interviste, foto, filmati e dirette streaming di Liberareggio.org. Hanno aderito, tra gli altri, il comitato promotore per Massimo Canale sindaco di Reggio, l’Anpi, la Cgil Calabria, l’associazione Sismi che ha curato gli allestimenti. “Quella del diritto di cittadinanza è una questione che ci chiama in causa tutti, che ci chiede di intervenire – ha detto il consigliere comunale Nuccio Barillà di Laboratorio Sociale – Quella che dobbiamo lanciare, come abbiamo fatto l’anno scorso con la Corrireggio di Legambiente, è una nuova idea di città, una città variopinta e inclusiva, a partire da iniziative come quelle del cartellone del Primo Marzo di reteRADICI”. “Come l’anno scorso a Rosarno – ha dichiarato il consigliere provinciale Omar Minniti del Prc – abbiamo molto da imparare dagli africani. Popoli che sembravano sottomessi e rassegnati e che invece in questi giorni si sono ribellati, dimostrando un alto grado di consapevolezza dei loro diritti. Dobbiamo guardare a loro e non dimenticare che i ghetti, i luoghi dove i diritti sono clandestini, non sono lontani dai luoghi della nostra vita quotidiana”. “Il cartellone del Primo Marzo è un momento importante – ha detto Alessio Magro a nome della reteRADICI – perché ridà centralità a Reggio Calabria. Occorre considerare che la questione Rosarno è una questione nazionale, che bisogna affrontare allargando sempre di più il fronte dell’impegno, a partire dalla città capoluogo, che si deve fare carico delle criticità del territorio. Ma proprio nell’ottica dell’allargamento, e in parallelo al cartellone culturale del Primo Marzo, la reteRADICI ha promosso una conferenza meridionale che si terrà il 6 marzo a Reggio, a conclusione della settimana antirazzista. Il nodo di Rosarno e la città capoluogo diventano simbolicamente il centro di una vertenza meridionale per il diritto di soggiorno dei migranti, che sarà oggetto di confronto tra le realtà impegnate nei territori del Sud dove risiedono e lavorano le comunità migranti, a partire dal movimento di Caserta, e che condividono l’impostazione del percorso di reteRADICI. Una vertenza partita con la doppia manifestazione del 7 gennaio a Reggio e Rosarno, e che si pone l’obiettivo di portare a Roma le rivendicazioni del Sud”.

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