Cinema. Manuale d’amore 3: con Robert De Niro l’amore non ha età

Reggio Calabria. L’amore non ha età. Non ha età per chi ha superato la sessantina, non ce l’ha per chi crede di essere innamorato della stessa donna da tanti, troppi anni, e per chi ha subito un trapianto di cuore e pensa che il suo cuore non gli permetterà più di innamorarsi. E non ha età per Giovanni Veronesi, che dopo sei anni dal primo manuale d’amore ritorna a raccontarci questo sentimento, con nuove sfaccettature, nuove situazioni e soprattutto un nuovo attore. Nuovo solo per il cinema italiano, perché è uno dei più grandi attori di tutti i tempi, Robert De Niro. Confermati Verdone, Scamarcio e la Bellucci, il film si dipana in tre episodi, con dinamiche rocambolesche, a volte grottesche (vedi l’episodio di Verdone), dove se non è l’amore è almeno qualche buon sentimento alla fine a trionfare. Nel primo episodio, Giovinezza, Scamarcio è un avvocato, in procinto di sposarsi, ma in trasferta in Toscana incontra una giovane donna che mette a repentaglio le sue sicurezze e certezze. Tornerà dalla fidanzata (Valeria Solarino)? O si farà travolgere da questa nuova relazione? Intanto in Maturità (secondo episodio) Carlo Verdone, un giornalista televisivo sposato con figli si imbatte in una Donatella Finocchiaro più pazza che mai, che potrebbe rovinargli non solo la vita coniugale, ma addirittura compromettere la sua stessa esistenza. Lo sappiamo, l’amore alle volte è folle, e il povero Carletto Verdone dovrà cercare di uscirne indenne. A fare da trait d’union fra i tre episodi è proprio lui, Bob De Niro, che è il protagonista del capitolo finale dell’amore (Oltre). Vecchio accademico in pensione, con un trapianto di cuore, crede che il suo muscolo serva solo a pompare il sangue e non più a battere per qualche donna. Ma si sbaglia, perché non ha ancora incontrato Monica Bellucci (molto procace in questo manuale) e il vecchio professore, anzi il suo cuore è costretto a cambiare idea. Ma non è facile la vita, nemmeno per il celebre protagonista di Taxi driver e di Toro scatenato, perché si trova a fare i conti con il padre della donna, il coattissimo portinaio interpretato da Michele Placido. Più imbestialito di un toro scatenato. Reggerà il cuore e soprattutto il fisico del vecchio professore? Non sappiamo dire se il terzo manuale sia migliore degli altri, sicuramente è convincente, e l’amore rimane sempre una tematica così bella e suggestiva da continuare a raccontare. In tutte le sue sfaccettature.

Raffaele Putortì

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