Maltempo. Allagamenti in tutta la città: le foto

Reggio Calabria. E’ una città che torna a fare i conti con il maltempo, questa volta, però, paga dazio con una vittima. a Villa San Giuseppe. La situazione nella zona pre-collinare della città, dopo un’intera notte di insistenti e copiose piogge, si presentava, stamane, con un quadro differente da zona a zona. Così, se le condizioni dell’area di Cannavò e della strada che conduce nelle frazioni di Vinco e Pavigliana erano disagiate ma non tali da destare gravità o pericolo per la circolazione, nel quartiere di Condera e in tutta l’area che sovrasta la via Reggio Campi – in particolare nella zona del  cimitero – le strade si presentavano più simili a piscine olimpioniche che a manti d’asfalto efficienti e in grado di drenare le abbondanti piogge. Non è una situazione dettata dal caso, o da forze maggiori, quella della IV Circoscrizione. Già alcuni mesi orsono, il sindaco – con un incontro proprio a Condera – poi, ripetutamente, il presidente della circoscrizione, Paolo Brunetti, avevano preso atto da un lato, e denunciato dall’altro, la situazione insostenibile che si verificava a ogni precipitazione particolarmente abbondante. Dall’incontro del 25 ottobre a oggi, non sembra sia cambiato nulla per gli abitanti di Condera, come documentano le foto scattate stamane tra le 9:00 e le 10:00. Proseguendo il viaggio verso il centro, l’atavica questione della manutenzione stradale, con i tombini che non riescono a evacuare l’acqua e “saltano”, miete le solite vittime. Fa specie, stavolta, notare come sia proprio un mezzo comunale a essere caduto nella trappola dell’asfalto che crolla sotto le ruote, come a tanti cittadini automobilisti è capitato. Un rapido viaggio in centro, disegna una situazione per nulla critica, senza allagamenti di sorta – quantomeno nel centralissimo Lungomare Falcomatà -, allagamenti che, invece, si ripropongono nell’area del porto e di Pentimele. Appare quasi un mistero di Fatima come sia possibile che, puntualmente, la tangenziale del porto si allaghi sempre nel medesimo punto, senza che si siano mai adottati provvedimenti per evitare che metà della carreggiata, procedendo in direzione nord, prima dell’immissione sul raccordo autostradale, venga invasa dall’acqua, diventando un pericolo per gli automobilisti. Infine, il breve tour per verificare i danni e disagi causati da un’eccezionale ondata di maltempo, si conclude davanti a quello che può assurgere a “santuario” dei danni causati e mai riparati: il crollo della strada che porta ai Fortini di Pentimele. La voragine è ancora lì, ben presente dalle alluvioni di settembre, quando l’intera sede stradale crollò sotto l’insistenza delle precipitazioni. Oggi, a quattro giorni dal suo compleanno, in cui celebrerà il sesto mese, la voragine resta indisturbata a guardare lo Stretto.

Fabiano Polimeni

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