Metromare, ancora disagi e ritardi per i pendolari dello Stretto

Messina. Sarebbero dovuti salpare alle 19:00 dal porto di Messina, i 250 pendolari che quotidianamente attraversano lo Stretto a bordo degli aliscafi della Metromare. Ad arrivare puntuale, invece, non è stato l’aliscafo di Ustica Line ma l’ennesimo ritardo dettato da un guasto tecnico: avaria al motore e partenza prevista una volta riparato il guasto. Come a dire: si attende a tempo indefinito. Le proteste e lamentele dei passeggeri, esasperati da situazioni che, raccontano, non sono nuove, sono riuscite a ottenere una concessione: anziché attendere senza tempi precisi la riparazione del mezzo, attendere l’arrivo di un’altra imbarcazione, nello specifico quella attraccata a Villa San Giovanni, della Tyndari Jet. L’odissea serale (in corso di svolgimento) si colora di interessanti dettagli, a quanto raccontano i passeggeri. Infatti, trapela l’indiscrezione secondo la quale i guasti che affliggo puntualmente lo stesso mezzo, sono figli delle molte miglia che ormai pesano su imbarcazioni “vissute”, definite fatiscenti. Infine, a completare la “lieta” giornata di chi fa la spola tra Calabria e Sicilia per studio o per lavoro, un ultimo particolare: l’aliscafo d’emergenza (purché a tempo). Infatti l’aliscafo d’appoggio, che dovrebbe intervenire in caso di emergenza, pare sia previsto solo fino alle ore 14:00; se, poi, l’emergenza si verifica nell’orario in cui i pendolari dovrebbero rientrare a casa, pazienza, si attende sulla banchina.

Fabiano Polimeni

Exit mobile version