Indagato don Nuccio Cannizzaro. L’Arcidiocesi: “La speranza è che possa presto chiarire la sua correttezza”

Reggio Calabria. L’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova ha diffuso una nota in merito al coinvolgimento di don Nuccio Cannizzaro, parroco della chiesa di Sant’Elia di Condera, nell’operazione “Raccordo”. Il presule è stato destinatario di un avviso di garanzia per false dichiarazioni. Nel documento, redatto dall’Ufficio diocesano delle comunicazioni, si legge che: “In relazione all’intenso rumore mediatico per un avviso di garanzia pervenuto a un proprio presbitero,  la Chiesa reggina-bovese, nel contesto del cammino quaresimale, richiama le divine parole: ‘Convertitevi e credete al Vangelo’ che Gesù rivolge a tutti, anche, e soprattutto, a quanti vivono nella illegalità e praticano ogni genere di violenza”. L’Arcidiocesi manifesta: “Vicinanza, umana e fraterna, e stima a don Antonio Cannizzaro, ormai da circa 20 anni fortemente impegnato, con zelo pastorale, nel ministero di Parroco di S.Elia in Condera. E ne accompagna con la preghiera questo delicato momento, nella più viva speranza che possa al più presto chiarire la correttezza della sua azione vissuta all’interno della sua missione pastorale. Ribadisce nel contempo la piena fiducia, più volte espressa, nell’operato della magistratura, il cui impegno, con rischio della propria vita e a servizio dell’intera collettività, ha sempre apprezzato e indicato a tutti come alto segno di un eroico quotidiano servizio”. L’Arcidiocesi, dunque, 2resta in attesa, con fiducia, della conclusione delle indagini, che si augura riportino, nella vita di don Nuccio e nell’intera comunità ecclesiale, la serenità da tutti auspicata”

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