Catanzaro. Bambino picchiato in classe: esposto dei genitori contro la scuola

Catanzaro. Nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Polizia per accertare la dinamica degli eventi che hanno portato alla brutale aggressione di Cristian, 6 anni, da parte di due coetanei appartenenti alla comunità rom, si sta procedendo anche all’accertamento di eventuali responsabilità da parte degli insegnanti dell’Istituto Comprensivo “Casalinuovo”, luogo del pestaggio. L’assalto a base di calci e pugni, compiuto all’interno della scuola del quartiere Corvo di Catanzaro sarebbe avvenuto, sulla scorta di quanto è stato possibile appurare al momento, nei pochi istanti in cui l’aula era sguarnita per il cambio dell’ora. Il giorno in cui è stata portata a compimento l’aggressione sarebbe stato venerdì e, secondo il racconto dello stesso bambino, mentre uno dei balordi in erba lo tratteneva con forza, l’altro sferrava calci e pugni sulla pancia della piccola vittima. Nel frattempo, Cristian, per i violenti colpi all’addome è ricoverato da sabato presso l’ospedale di Catanzaro,dove i medici del reparto di Chirurgia pediatrica  lo hanno sottoposto ad un intervento chirurgico finalizzato a bloccare l’emorragia interna. Il suo stato di salute, tuttora, continua ad essere preoccupante e la prognosi  rimane riservata. Il padre e la madre di Cristian, intanto, si sono presentati presso la Procura della Repubblica di Catanzaro dove hanno presentato un esposto contro chi aveva il dovere di controllare i bambini all’interno della scuola. Gianpiero Mellea, avvocato di Giuseppe e Adele, i genitori della piccola vittima, ha, infatti spiegato che: “Il fatto grave è che l’aggressione è durata a lungo e nessuno se n’è accorto. Addirittura, secondo quello che ho sentito, qualcuno degli insegnanti avrebbe detto che stavano giocando. C’è chiaramente una colpa in vigilando della scuola”.  Il legale  ha rimarcato, peraltro, che: “Il bambino non è stato ancora dichiarato fuori pericolo”

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