Comunali 2011. Massimo Canale tra i banchi del mercatino di Gallico

Reggio Calabria. Altra fermata del viaggio del “Pulmino del cambiamento” che, guidato dal candidato sindaco Massimo Canale in compagnia del suo comitato promotore, ha raggiunto, per la sua quindicesima tappa nelle periferie reggine, il mercatino settimanale di Gallico. Arrivato nel luogo di ubicazione del mercatino, il candidato sindaco si è prodigato, anche grazie alla diretta collaborazione di alcuni membri del comitato promotore residenti in zona, ad ascoltare le necessità della gente  passeggiando tra le bancarelle. Molte persone si  sono avvicinate spontaneamente a parlare con il candidato sindaco, entusiaste per la sua presenza in zona, anche a causa della sempre maggiore lontananza delle istituzioni comunali e non, in questa parte della periferia reggina. In molti, difatti, risultano totalmente avviliti dalla mancanza di una presenza istituzionale di peso nella zona e la loro impressione è quella di chi vive in un totale abbandono politico-amministrativo. Le lamentele principali riguardano lo stato disastrato in cui versa parte della zona di Gallico, in particolar modo il lungomare, iniziato ma non terminato, con la ditta a cui erano stati affidati i lavori che ha rinunciato al contratto a causa di mancato pagamento da parte dell’Amministrazione comunale. Dopo aver ascoltato la gente che era nel mercatino rionale come acquirente, il candidato sindaco ha rivolto la sua attenzione verso  i venditori presenti in zona, ascoltando anche le loro necessità, in modo da comprendere di cosa ci fosse bisogno e valutare cosa si potesse fare. Anche i venditori del mercato hanno risposto in maniera positiva alla comunicativa e alla disponibilità di Massimo Canale, parlando molto volentieri delle vicissitudini presenti in loco. I venditori hanno individuato molto facilmente i loro problemi e le loro necessità all’interno del contesto del mercatino rionale, identificando i primi con la presenza degli abusivi e con l’assenza di un reale servizio di vigilanza, e le seconde, per ovvia conseguenza, con la maggiore presenza di vigili urbani o forze di polizia preposte al controllo del mercato. Ancora una volta quindi, ci troviamo in presenza di  quello che oramai sembra essere il filo invisibile che collega ogni parte del problema reggino: la poca presenza delle istituzioni che rischia, in un sempre più veloce vorticare, di attirare al suo interno tutto ciò di cui la politica non si occupa,  aprendo così la strada alla microcriminalità e, come conseguenza ultima, lasciando riempire il vuoto istituzionale alla criminalità organizzata.

Comitato promotore “Per Massimo Canale Sindaco di Reggio Calabria”

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