Comunali 2011. Il candidato sindaco De Caridi: “A Reggio si è indebolito il sentimento dell’interesse collettivo”

Reggio Calabria. Lo studio presentato dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria e dall’istituto Gugliemo Tagliacarne, conferma il trend negativo dell’economia locale. I dati diffusi  dall’osservatorio economico evidenziano ancora una volta che a non andare bene non è tanto la politica, quanto il fatto che tutti si comportano come politici. Si ripetono gli elenchi, ormai noti e stranoti, delle cose da fare, ma nessuno sembra possedere il coraggio di spendersi per la loro realizzazione. La questione sollevata dalla Camera di Commercio reggina sembra essere un’altra e punta dritto al cuore della malattia politica di cui oggi soffre Reggio, la lotta selettiva ai parassiti mafiosi. La magistratura e gli inquirenti devono cercare di potare con cura un minimo di sistema produttivo, per non sradicarlo insieme alle ‘ndrine da cui è inquinato. Nel contempo, l’imprenditoria deve collaborare denunciando usurai, estorsori e criminali e, soprattutto, dotando le imprese di ogni strumento e procedura interna utili a prevenire l’insediamento dei letali parassiti mafiosi. La questione reggina non è dovuta al fatto che non conosciamo i nostri problemi o non abbiamo riflettuto sulle possibili soluzioni. Il difetto consiste nell’incapacità di risolverli. Perché? Perché osserviamo che oggi in città, si è indebolito il sentimento dell’interesse collettivo e prevale il badare ciascuno ai propri interessi. Ognuno pensa a se stesso ed alla propria tribù, non riuscendo a capire  che è indifferibile uscire da un presente gravido di rischi, che si prospetta come un punto di non ritorno per la città. Manca, quindi, proprio il trasformatore essenziale che è la politica. Proprio nei momenti difficili la politica deve portare al centro le soluzioni per uscire dai guai; bisogna rendersi tutti partecipi della necessità di cambiare, iniettando fiducia per farlo davvero. E’ necessario investire in un’istruzione per formare capitale umano migliore e nella ricerca di base applicata che possa dialogare direttamente con le imprese. Nel contempo, poiché non si vive di sola tecnologia, serve sussidiare quei settori a bassa produttività che sono indispensabili al vero sviluppo dell’uomo, per non essere schiavi della tecnologia stessa. E’ indispensabile, pertanto, una politica che torni a fare il suo mestiere.

Avv. Aldo De Caridi – Candidato Sindaco IDV, PDCI, SEL

Exit mobile version