Catanzaro. Il discorso del Questore Vincenzo Roca alla festa della Polizia

Catanzaro. Di seguito uno stralcio del discorso del Questore Vincenzo Roca in occasione della festa per il 159° anniversario di fondazione della Polizia di Stato:

La ricorrenza di oggi, chiamata, con consolidata e calorosa espressione, “Festa della polizia”, costituisce per noi un’opportunità di incontro con chi rappresenta sul territorio la società civile, con i cittadini e con i giovani, ai quali la Polizia di Stato sta riservando un’attenzione sempre crescente per contribuire ai loro percorsi formativi volti a consolidare la cultura della legalità. Nello stesso tempo, questa giornata è un’occasione di riflessione sulla qualità dell’attività che svolgiamo e sull’adeguatezza dei nostri moduli operativi in una società contemporanea che progredisce in chiave multietnica, ma che è segnata dalla complessità dei rapporti sociali e da fattori di crisi che incidono sulla sicurezza territoriale. Su questa tematica mi accingo a svolgere alcune brevi considerazioni. Thomas Hobbes, un filosofo inglese del ‘600, nel suo famoso volume di filosofia politica, scrive: “Per sicurezza io non intendo la sola preservazione, ma anche tutte le altre soddisfazioni che ognuno potrà acquisire mediante la sua legittima iniziativa”. Credo che queste parole possano essere calate nella dimensione storica presente. La sicurezza, infatti, è percepita oggi come un bisogno primario, come una componente essenziale della qualità della vita ed i cittadini non solo vogliono che i crimini siano prevenuti, ma desiderano essere protetti nelle normali espressioni della vita quotidiana e da tutto ciò che intacca la civile convivenza. Da un sondaggio effettuato da un Istituto specializzato è emerso che la definizione ritenuta più appropriata dall’opinione pubblica per qualificare gli appartenenti alle Forze di Polizia è quella di “difensori della legalità”. Anche tale definizione rappresenta una proiezione di un bisogno globale di sicurezza, che deve essere soddisfatto con la prevenzione e la repressione di condotte penalmente rilevanti, ma pure con un’efficace azione di deterrenza verso tutte quelle manifestazioni che incidono negativamente sulla vita di relazione o che determinano la stratificazione di fenomeni di degrado socio-ambientale che alimentano l’insicurezza soggettiva. La percezione di sicurezza non è legata, pertanto, a fattori irrazionali ed è positivamente influenzata da un’incisiva azione di contrasto e dalla presenza rassicurante sul territorio delle Forze dell’Ordine, realizzata attraverso moduli operativi che privilegino la visibilità ed il contatto con la gente. Ma le forme di intervento delle Forze di Polizia, che in questa Provincia operano in perfetta sintonia e con unità di intenti, non appaiono da sole sufficienti a realizzare adeguati livelli di sicurezza. Ad integrazione dell’apparato sicuritario occorre rimuovere le cause che rappresentano il terreno di coltura in cui allignano i fenomeni di disgregazione sociale che favoriscono il consolidamento della presenza criminale. E’ necessario un processo culturale di accrescimento dei valori basati sul rispetto della legalità, ma soprattutto si prospetta fondamentale la concreta collaborazione dei cittadini. Di fronte all’espansione criminale, non è più tempo di rimanere insensibili, assumendo atteggiamenti distaccati. La criminalità non può essere ritenuta un pedaggio sociale ineludibile o un fattore endemico con cui convivere. E’ necessario ribellarsi, indignarsi, reagire con coraggio e con la rabbia di chi ha la consapevolezza di essere vittima di una enorme ingiustizia, perché tollerare il crimine significa fare regredire la democrazia e la libertà. Oggi non è più sufficiente il solo sostegno morale alle Forze di Polizia, che pure è necessario e ci dà carica motivazionale, ma occorrono apporti collaborativi concreti, attraverso le denunce, le segnalazioni specifiche e dettagliate di eventi criminosi di cui si è vittima o testimoni. I cittadini, quindi, si devono sentire al centro e protagonisti del sistema sicurezza. Devono essere le sentinelle del proprio territorio, con una costante attenzione alle problematiche di natura criminale. C’è più sicurezza insieme. E’ questo il motto celebrativo della ricorrenza odierna, ma non può e non deve rimanere uno slogan. Noi continueremo, come sempre, a fare il nostro dovere, con fermezza e passione, ma soprattutto con spirito di servizio a favore di questo territorio e dei suoi cittadini, ai quali chiediamo condivisione delle nostre linee di azione e sostegno concreto alla nostra attività. Questo è il senso profondo della nuova strategia di gestione della sicurezza urbana, definita comunemente sicurezza partecipata. In questa giornata, una doverosa riflessione va fatta sulla figura del poliziotto che costituisce, oggi come in passato, l’asse portante della nostra organizzazione. Uomini e donne dotati di grande idealità e di un’elevata forza morale. Il loro impegno e la loro professionalità ci hanno consentito di conseguire risultati lusinghieri per la prevenzione e la repressione di ogni forma di illegalità, come testimoniato dai dati statistici diramati attraverso gli organi di informazione. A tutti gli operatori della Polizia di Stato in servizio in questa provincia rivolgo, quindi, il mio più sentito ringraziamento per aver contribuito, senza limiti di tempo, alla piena realizzazione dei nostri compiti istituzionali, spesso in modo umile e silenzioso, ma sempre con una profonda carica motivazionale e un ammirevole entusiasmo. In occasione di questa cerimonia, a nome di tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato, rivolgo un vivo ringraziamento alle Autorità civili, militari, religiose, politiche e amministrative per la loro costante vicinanza e per il sostegno dato alla nostra attività. Un grazie sentito al Sig. Prefetto di Catanzaro, dr. Antonio Reppucci, per la Sua incisiva attività di coordinamento in materia di pubblica sicurezza. La sua vivacità espressiva, l’onesta intellettuale e l’obiettività di giudizio, gli consentono di interpretare al meglio il ruolo di Autorità territoriale di Governo. Rinnovo, inoltre, i sentimenti di stima e di amicizia ai responsabili provinciali e a tutti gli appartenenti alle altre Forze di Polizia, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Municipale e quella Provinciale, nonchè agli altri organismi che ci affiancano quotidianamente nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Un deferente ringraziamento a Sua Eccellenza Reverendissima, Mons Antonio Ciliberti che lascerà, a breve, la guida della diocesi, ma i suoi insegnamenti e le sue profonde riflessioni spirituali continueranno a guidarci nella nostra attività istituzionale, che sarà sempre improntata al rispetto dei valori etici e della dignità umana. Al neoeletto Sindaco di Catanzaro, Onorevole Michele Traversa, gli auguri di un proficuo e sereno lavoro, al Sindaco uscente Onorevole Rosario Olivo e alla sua Giunta un grazie per la disponibilità e per la cordialità dei rapporti istituzionali. Ringrazio il Presidente della Provincia, la Dott.ssa Wanda Ferro, per questo meraviglioso e patriottico scenario che fa da sfondo alla cerimonia e per il sostegno dato dall’Amministrazione Provinciale all’organizzazione della manifestazione. Agli esponenti dell’Ordine Giudiziario un grazie sincero per la costante funzione di guida e di indirizzo nei confronti dei nostri organismi di polizia giudiziaria. Saluto e ringrazio i rappresentanti della vita economica, industriale e finanziaria, i responsabili delle organizzazioni sindacali dei lavoratori della provincia, gli esponenti delle associazioni del volontariato e delle altre associazioni presenti sul territorio. Un caloroso saluto ai rappresentanti della stampa che costituiscono il collegamento migliore tra noi e l’opinione pubblica. Un vivo ringraziamento alle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno per la loro feconda azione propositiva. Un saluto cordiale all’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, alle Associazioni Combattentistiche e d’arma e a tutti i nostri pensionati. Un grazie riconoscente al personale dell’Amministrazione Civile dell’interno che, con apprezzabile operosità, garantisce il necessario supporto alla nostra attività. Un saluto cordialissimo ai Sigg. Dirigenti scolastici, agli insegnanti, agli alunni, in particolare quelli del Convitto Nazionale Galluppi, che saranno protagonisti della parte conclusiva della manifestazione, e a tutti i cittadini presenti. Un deferente e commosso ricordo ai nostri Caduti che hanno sacrificato la vita nell’adempimento del dovere. Ed infine a voi tutti, uomini e donne della Polizia di Stato, generosi protagonisti del nostro impegno civile, un caloroso abbraccio per l’encomiabile adempimento del servizio. Ringrazio anche i vostri familiari che condividono con voi i sacrifici, le rinunce, l’ansia dei pericoli quotidiani e che vi sostengono nei momenti di difficoltà. Siate sempre consapevoli del fondamento etico della vostra professione e continuate ad operare, con l’impegno di sempre, a difesa dei valori della democrazia e della legalità, nell’interesse esclusivo della collettività e per il bene comune. Grazie a tutti per la cortese partecipazione a questa cerimonia.

Exit mobile version