Crocicchio (Filt Cgil): “Dal 15 giugno Trenitalia chiuderà quattro impianti ferroviari calabresi”

Lamezia Terme (Catanzaro). Ancora una volta la società Trenitalia Trasporto Regionale Calabria del Gruppo Ferrovie dello Stato ha intrapreso in modo unilaterale un’ iniziativa che penalizza ulteriormente il territorio calabrese. Infatti, dal 15 di giugno ha disposto la chiusura di quattro impianti ferroviari calabresi, due a Cosenza e due a Catanzaro. Gli impianti che verranno chiusi sono quelli del personale viaggiante (capi treno) e del personale di macchina (macchinisti). Realtà ferroviarie che esistono da più di 100 anni nelle due province e che permettono la gestione del personale di questi territori. Il sindacato calabrese ha immediatamente contestato il provvedimento della società Trenitalia, scrivendo una lettera di protesta anche ai vertici romani di Ferrovie e terrà una assemblea con tutto il personale ferroviario sabato 21 maggio nella stazione ferroviaria di Vaglio Lise per informare tutti i lavoratori di quanto sta accadendo. Inoltre ha già proclamato quale azione di lotta, lo sciopero regionale di tutti i ferrovieri calabresi per giorno 8 giugno, in segno di protesta verso le Ferrovie dello Stato che stanno fortemente penalizzando e mortificando la Calabria e i suoi cittadini.  I treni a lunga e media percorrenza, infatti,  si contano ormai sulle dita delle mani e ogni giorno assistiamo a molteplici soppressioni di treni regionali. Tutto questo è intollerabile, inaccettabile e ingiustificato, in quanto al popolo calabrese ormai viene negato il diritto alla mobilità.

Le domande che il sindacato si pone sono:
Il servizio sociale che FS dovrebbe garantire che fine ha fatto?.
Quando e da chi saraà realizzato il piano regionale dei servizi  e nel rispetto di quali equilibri territoriali?
I politici e i dirigenti aziendali FS della Calabria sono a conoscenza degli investimenti che il gruppo FS sta realizzando nelle regioni del nord?
Ssecondo i vertici aziendali FS la Calabria è ancora una regione italiana?

Le responsabilità sono anche della politica calabrese, che sembra sorda agli appelli fatti dal sindacato e dalle associazioni dei pendolari che giornalmente denunciano le carenze strutturali di FS. I nostri onorevoli, tutti, nessuno escluso, dovrebbero sentirsi in dovere di intervenire per cercare di tutelare il popolo calabrese che li ha delegati a rappresentarli. Pertanto, questo è anche un ulteriore appello alla politica per sostenere il sindacato, i lavoratori e il popolo calabrese in una vertenza di civiltà che se persa penalizzerà senza dubbio tutti nessuno escluso, perché la storia ci ha insegnato che ciò che si perde non si recupera più.

Il segretario regionale Calabria Filt Cgil
Mario Crocicchio

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