Celebrata sul lungomare la Festa della Marina Militare

Reggio Calabria. Stamani nella splendida cornice del lungomare di Reggio Calabria, presso il Monumento al Marinaio, la Direzione marittima di Reggio Calabria ha celebrato la solenne ricorrenza della Festa della Marina Militare. Alla cerimonia sono intervenuti i massimi vertici della Istituzioni della Provincia di Reggio Calabria, in particolare: SE l’Arcivescovo Vittorio Mondello, SE il Prefetto di Reggio Calabria Dr. Luigi Varratta, SE il Direttore dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati alla mafia Dr. Mario Morcone, il Sig. Sindaco del Comune di Reggio Calabria Dr. Demetrio Arena, il Sig. Presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria Dr. Luigi Gueli, il Sig. Procuratore Generale della Repubblica Dr. Salvatore Di Landro, il Sig. Presidente del Tribunale di Reggio Calabria Dr. Luciano Gerardis, i Sigg. Procuratori della Repubblica di Reggio Calabria Dr. Giuseppe Pignatone e di Palmi Dr. Giuseppe Creazzo, il Questore di Reggio Calabria Dr. Carmelo Casabona, nonché i Comandanti e Dirigenti delle Forze Militari e di Polizia provinciali e comunali, della DIA, dei Corpi Forestali e dei Vigili del fuoco. Alla celebrazione sono intervenuti i Gonfaloni della Regione Calabria, della provincia di Reggio Calabria e del comune di Reggio Calabria, nonché le rappresentanze dell’Associazioni combattentistiche e d’Arma, della Polizia e dei Corpi dello Stato.
Nel suo intervento, in apertura della manifestazione, il Direttore Marittimo, Capitano di Vascello (CP) Vincenzo De Luca ha ripercorso le vicende dell’eroe di Marina Rizzo e il significato dell’odierna Festa. In particolare, il Direttore marittimo ha ricordato come oggi ricorra il 150° anniversario della costituzione della Marina Militare e il 93° anniversario della storica impresa di Premuda, non a torto definita la più brillante e audace azione navale della prima Guerra mondiale.
Infatti, la notte fra il 9 e il 10 giugno 1918, una sezione di due MAS al comando del Capitano di Corvetta Luigi Rizzo, nel lasciare il porto di Ancona con rotta verso l’isola di Premuda, intercettò la potente squadra navale austriaca, composta da due corazzate, un cacciatorpediniere e sei torpediniere. Ebbe così origine una delle più brillanti azioni navali della guerra, nel corso della quale, a conclusione di un attacco condotto con incredibile audacia e grande perizia, il Comandante RIZZO silurò ed affondò la corazzata nemica “Santo Stefano”, ottenendo la seconda medaglia d’oro al valor militare.
Questa azione fece conseguire alla Nazione un risultato più importante dell’affondamento di una singola nave, poiché l’impresa modificò profondamente l’attuazione di un piano politico e strategico che avrebbe condotto le forze austriache avversarie ad ottenere la supremazia navale in Adriatico e forse nel Mediterraneo.
L’impresa di Premuda rimase un fatto poco noto alla grande massa del popolo italiano, fino a quando, nel 1939, la data dell’azione fu scelta quale festa della Marina Militare.

Quale Corpo della Marina Militare, le capitanerie di porto – Guardia costiera svolgono compiti e funzioni collegate in prevalenza con l’uso del mare, con dipendenza funzionale da vari Dicasteri, primo fra tutti il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per le funzioni e attività connesse con la navigazione commerciale e da diporto, come per ricerca e soccorso in mare (SAR), sicurezza della navigazione e controllo del traffico marittimo, con la polizia marittima e del demanio marittimo. Ulteriori funzioni sono svolte per: la protezione dell’ambiente marino – in rapporto di dipendenza funzionale dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il controllo sulla pesca marittima – in rapporto di dipendenza funzionale con il Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali, l’archeologia subacquea per i Beni culturali, l’arruolamento personale militare per il Ministero della Difesa, l’antiimmigrazione per gli Interni e per il Dipartimento della protezione civile.
La Direzione marittima di Reggio Calabria, con un personale di 850 unità per una giurisdizione pari a 847 Km di costa, costituisce il Comando regionale della Calabria e della Basilicata parte Tirrenica del Corpo delle capitanerie di porto, comprendente 32 comandi territoriali, di cui n. 5 capitanerie di porto, n.4 uffici circondariali marittimi, n.12 uffici locali marittimi e 11 uffici di delegazione di spiaggia.
Brevemente, il Comandante De Luca ha ricordato i dati salienti delle attività operative condotte nel 2010 dalla Direzione marittima, e, in particolare: per il soccorso in mare sono state svolte 326 operazioni con 1.100 persone assistite, mentre nel 2011 all’attualità sono state condotte n. 37 operazioni con 150 persone soccorse; per le operazioni di polizia sul demanio marittimo. Ha ricordato inoltre come è proseguita l’azione di tutela dell’ambiente marino e della sicurezza in mare, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per gli aspetti di polizia marittima, oggi svolta con metodologia programmatica in sinergia con le Forze di Polizia, che ha consentito di condividerne gli esiti con le Autorità di governo del territorio, tutto per contribuire allo sviluppo delle attività marittime e del demanio. In conclusione, il Direttore marittimo ha evidenziato come proprio questa forte sinergia istituzionale, questo fare “Equipaggio”, costituisca importante significato che possiamo trarre dalle gesta eroiche del Comandante Rizzo.
Il Prefetto di Reggio Calabria, Dr. Varratta ha dato atto del ruolo della Marina Militare nel panorama nazionale e internazionale e dei compiti svolti dal Corpo delle Capitanerie di Porto, evidenziando come le attività finora svolte dalla Direzione marittima contribuiscano all’importante “gioco di squadra” tra tutte le istituzioni della provincia.
Il Capitano di Lungo Corso Giovanni Santoro, rappresentante nazionale dell’ANMI Calabria, ha ripercorso le importanti tappe storiche della Marina Militare evidenziando l’importanza della memoria delle gesta eroiche sull’oblio del tempo.

Exit mobile version