Università. I rappresentanti degli studenti chiedono di modificare i requisiti per accedere alle borse di studio

Reggio Calabria. Nota dei rappresentanti degli studenti – Università “Mediterranea” di Reggio Calabria:

Il Diritto allo studio rappresenta, in un Ateneo che insiste in un territorio economicamente debole come quello della “Mediterranea”, una materia fondamentale sulla quale è necessario prestare la massima attenzione: i sussidi forniti dalle borse di studio e tutti gli aiuti derivanti dal relativo bando rappresentano spesso, per molte famiglie, l’unica speranza per garantire l’istruzione universitaria ai proprio figli.
E’ per questo motivo che l’anno scorso ci siamo opposti fermamente a un’ulteriore modifica in senso restrittivo dei requisiti necessari per avere accesso ai benefici: analizzando la situazione della nostra università e comparandola con quella degli altri atenei calabresi e del sud Italia, è emerso che le condizioni previste dalla “Mediterranea” sono, ad oggi, tra le più “dure”.
Consapevoli delle difficoltà economiche che stanno a valle di scelte di questo tipo (a partire dai tagli ai finanziamenti da parte della Regione), ma altrettanto coscienti dell’importanza di garantire un sussidio economico a studenti meritevoli ed economicamente disagiati, abbiamo avanzato una serie di proposte tendenti ad uniformare la situazione dello studente della “Mediterranea” a quella degli studenti di altri atenei.
Abbiamo apprezzato la disponibilità dei vertici della “Mediterranea” di ascoltare con senso di responsabilità le nostre esigenze, in sede di predisposizione del bando, e di accogliere alcune delle nostre richieste; in modo particolare, l’abbassamento della media da 27 a 26 per poter beneficiare della casa dello studente la consideriamo una nostra vittoria.
Tuttavia non basta. Continuiamo a considerare necessaria l’eliminazione, o quantomeno la riduzione, della media voto necessaria per poter accedere alla borsa di studio. In questo senso occorre fare tutti gli sforzi possibili per cercare ogni strada che renda possibile questo obiettivo. In sede di approvazione del bando, nella prossima seduta straordinaria del CdA del 27 giugno, i nostri rappresentanti si batteranno per questo. E’ del tutto evidente che nessun beneficio guadagnato nell’ambito del diritto allo studio può essere finanziato dalle tasche degli studenti: l’aumento delle tasse e dei contributi adottato l’anno scorso, i cui effetti sono stati in parte mitigati solo grazie al duro intervento dei rappresentanti, ha prodotto un bagno di sangue ed ha fato superare abbondantemente il livello di sopportazione.
Per questo motivo, continueremo con determinazione la nostra battaglia, ma non permetteremo mai che il costo che deriverebbe dall’abbassamento della media venga finanziato con un ulteriore aumento delle tasse. In questo senso non possiamo che essere d’accordo con il Rettore ed accoglierne favorevolmente il suo impegno: le tasse non possono più essere aumentate.
Il nostro auspicio è sempre quello che il nostro ateneo possa vivere in una condizione più florida che gli consenta di dare risposte a tutte le esigenze degli studenti. Come rappresentanti continueremo, come sempre, a svolgere il nostro ruolo con senso di responsabilità ma con intransigenza, nell’esclusivo interesse degli studenti.

Rocco Palamara (Senato Accademico)
Salvatore Palermo (presidente CdS)
Giuseppe Arcella (Diritto allo Studio)
Adriano Ganino (CdA)
Enrico Tarzia (CdA)
Giovanni Trapani (CdA)

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