Paolo Gatto: “Non eletto perché ho commesso alcuni errori”

Reggio Calabria. Di seguito una nota di Paolo Gatto, candidatosi al Consiglio comunale con il Polo Civico.

Innanzitutto, nonostante la mia mancata entrata in Consiglio comunale, come fatto in occasione di precedenti tornate elettorali conclusesi con la mia elezione, voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno dato fiducia. Oltre a manifestare il mio affetto nei confronti dei miei elettori, voglio esprimere l’amarezza e il rammarico che vivono dentro di me, basati sui miei nove anni di amore e di quotidiano impegno politico-istituzionale verso Reggio e i reggini, causa anche di tempo ed attenzioni tolte alla mia famiglia. A mente fredda, ho compiuto un’analisi del voto. Un’analisi, la mia, che mi porta alla conclusione di aver commesso alcuni errori. Uno di questi, probabilmente, è stata la conseguenza del mio essere troppo di destra: il non voler assoggettarmi all’interno di un’area politica locale e nazionale alla quale appartenevo e dalla quale mi sono discostato per un progressivo abbandono da parte della stessa di determinati valori che storicamente le appartenevano. Un altro, poi, certamente, è il ritiro della mia candidatura a sindaco, percepita dalla gente che mi aveva seguito per mesi in questa esperienza come un passo indietro e come un adesione ad un progetto politico considerato di centrosinistra, ma invece indicato dai leader nazionali Fini, Casini e Rutelli come Polo di centro, a Reggio definito “Civico”. Un altro, ancora, potrebbe essere stato la mia adesione a Fli senza le dovute garanzie sulla mia candidatura a sindaco, probabilmente dettata dalla troppa emozione di esser ritornato nella mia casa politica e dal mio dare più importanza ai valori e non agli interessi, constatando troppo tardi l’emersione di un progetto preconfezionato e perverso, costruito da pochi “nominati” che ha volutamente escluso le uniche risorse elettoralmente riconosciute. Scelte, queste, che mi hanno fortemente penalizzato. È inutile piangere sul latte versato, anche se c’è da dire che, purtroppo, oggi, oltre alle ideologie, non vengono considerati i valori degli uomini come onestà e dignità, da me messi sempre a servizio di Reggio e dei suoi abitanti. Ma non rimpiango niente: ogni mia azione politica è stata dettata dalla sincerità. Anche se lontano dagli scranni comunali, faccio il mio più sincero augurio al sindaco Arena, che mi auguro sia veramente autonomo nelle sue scelte e che convochi al più presto la giunta, e alla sua squadra. E, colgo l’occasione, per farli anche al presidente Raffa, la cui azione auspico continui in piena autonomia nel percorso avviato l’estate scorsa, e alla sua giunta. La mia speranza è che a palazzo San Giorgio si individui celermente un termine per la conclusione dell’ormai famoso “Modello Reggio” e l’inizio di una era amministrativa per lo sviluppo della città basata in primis sul turismo e che faccia abbandonare un’esperienza di governo della città che ha portato a debiti e mancati pagamenti a lavoratori ed imprese. Voglio, infine, tranquillizzare tutti coloro che mi apprezzano politicamente ed umanamente: non mollo e resto sempre attento ed operativo a disposizione della mia città.

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