Giuseppe Falcomatà (Pd): “Il senso dell’appartenenza viene prima della leadership”

Reggio Calabria. Ho letto con molto interesse le dichiarazioni del coordinatore/commissario di Italia dei Valori, Enzo Tromba. Come non essere d’accordo su alcuni punti, su uno in particolare.
È giusto, più che giusto che Idv non voglia fare da “stampella” al centro sinistra, se non altro perché la stampella coadiuva i claudicanti, gli storpi, mentre questo centro sinistra, non mi pare che versi in tali situazioni di bisogno.
Il Partito Democratico ed il centro sinistra, che già durante la campagna elettorale hanno compiuto un percorso unitario, hanno la schiena dritta e le spalle larghe. Il nostro obiettivo è andare incontro ad un’idea di amministrazione compiuta nell’esclusivo interesse della città, una città che per crescere ha bisogno prima di rialzarsi. I partiti hanno e devono assumersi la responsabilità di guidare questo percorso. Tale percorso, se compiuto insieme, se condiviso, diventa più robusto, più forte, più credibile forse. Questo è il momento di includere, non di dividere.
Il centrosinistra ha bisogno di dare chances a coloro che hanno voglia di mettersi in discussione, a coloro che hanno voglia di “dare”.
Fare parte del centrosinistra significa, innanzitutto, condividerne i valori e gli ideali. Perché è la nostra parte politica che, oggi, ha il dovere di difendere e mettere al sicuro proprio quegli ideali e quei valori dimenticati o seppelliti sotto la polvere di logiche di partito molto spesso suicide.
A tal proposito, cui prodest, oggi, rivendicare l’autonomia di scelte compiute in campagna elettorale? A nessuno. Come possono definirsi “studiate e ragionate” delle decisioni che portano a rompere e non ad unire? E, soprattutto, come si può scaricare Sel, rivendicando una diversità di posizione tenuta già nel corso di una campagna elettorale che ha visto quei partiti uniti sotto un unico nome e, presumibilmente, sotto un medesimo programma?
Della campagna elettorale bisogna salvare due cose: da un lato il rinnovamento ed il ricambio generazionale dei consiglieri ed dall’altro il risultato di un candidato sindaco, Massimo Canale, che torna ad acquisire consenso fuori dalle liste che lo sostengono, cosa che non avveniva da anni.
È da qui bisogna ripartire ed il fatto che Idv non abbia partecipato alle conferenze stampa del centro sinistra, mi dispiace. Credo che sia stata persa una buona occasione per tornare a fare politica.
Non è il momento di discutere di leadership, i diritti sono nella storia.
È il momento, invece, di tornare ad essere centrosinistra e se l’intento di Idv è di starvi dentro, lo dimostri non rivendicando un’improbabile leadership bensì dimostrando quel senso dell’appartenenza che unisce chi si identifica nei medesimi valori, quel senso dell’appartenenza che non può lasciarci “indifferenti” ai richiami di attenzione e di aiuto che la città ci rivolge, quel senso dell’appartenenza che, oggi, deve soprattutto significare condividere un percorso unitario.
L’identità e l’appartenenza vengono prima, molto prima, della leadership.

Giuseppe Falcomatà
Capogruppo PD
Consiglio Comunale RC

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