Il terremoto del 1908 diventa un film, a fine anno nei cinema

Reggio Calabria. Cent’anni fa un tremendo terremoto, e un successivo ed altrettanto tremendo maremoto, devastarono e in gran parte distrussero Messina e Reggio Calabria. Le città dello Stretto. Centomila morti. Il progetto “Scossa” ha preso avvio da una ricerca minuziosa sulla memoria collettiva di quel tragico avvenimento. Sulle testimonianze rintracciabili sui giornali di “allora”, oppure diaristiche, o fotografie, o ancora tramandate – anche oralmente di padre in figlio – di vittime, di sopravvissuti, di soccorritori. Il progetto “Scossa” riunisce cinque “sguardi interpretativi” particolari, tradotti in cinque racconti filmati da cinque grandi registi italiani: Andrea Frezza, Ugo Gregoretti, Carlo Lizzani, Francesco Maselli, Nino Russo. I loro film (ciascuno della durata compresa tra i quindici e i venti minuti ciascuno) sono stati realizzati in totale libertà personale di struttura e di linguaggio. Strettamente connessi, comunque, dal comune, insieme umile e ambizioso intento di interpretare – ciascuno a suo modo – un singolo aspetto particolare della catastrofe. Affrontandolo a partire da uno dei dati del reale emersi dalla primitiva inchiesta; ma tentando anche una similitudine con altri dati del reale comuni a tante altre catastrofi, a tante altre “scosse” inferte alla storia dell’umanità.
Così i cinque racconti, solo apparentemente minimalisti, possono contenere temi importanti. Il tema dell’emigrazione italiana dell’epoca, che naturalmente arriva a riflettere sull’attuale immigrazione in Italia di genti, oggi, più povere di noi. Il tema dell’atrocità del dolore, che può fatalmente avvicinare persone prima estranee o addirittura ostili fra loro. E che da una solidarietà pressoché imposta dalla tragedia può far nascere speranze nuove, e persino nuove forme di aggregazione umana e sociale. Il tema che può trasformare una pura quanto drammatica casualità in quasi irreale, come la magica salvatrice apparizione dal mare della flotta russa.Il tema, ancora, di destini umani che cambiano totalmente nel “dopo”. Il tema di intere fasce della società estirpate, cancellate dal tessuto di due città, fasce di grande tradizione, di secolare cultura umanistica, scientifica, politica.
Prestigioso il cast artistico del film: Paolo Briguglia, Massimo Ranieri, Amanda Sandrelli, Lucia Sardo, Gianfranco Quero. Nel cast anche il trentenne Fabio Pistoia di Corigliano Calabro. Il film verrà trasmesso a fine anno nelle sale cinematografiche italiane.

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